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    Juve, per il post Allegri c'è anche Tudor: l’ex vice di Pirlo ha messo a posto il Marsiglia

    Juve, per il post Allegri c'è anche Tudor: l’ex vice di Pirlo ha messo a posto il Marsiglia

    • SG
    Momento teso in casa Juve, la squadra stenta e si è radunata per ritrovarsi. I tifosi si dividono e i rumors sul cambio in panchina, accantonato da Agnelli, impazzano. E tra i più desiderati per il post Allegri c’è Igor Tudor. Dopo l’ottima parentesi all’Hellas Verona, il croato è stato scelto dal Marsiglia per rimpiazzare Sampaoli e, dopo le prime difficoltà, ora ha portato l’OM al vertice in Ligue 1 e Champions League.

    RISULTATI - Con la vittoria in casa dello Sporting, i francesi si sono rimessi in corsa in uno dei gruppi più equilibrati del torneo e sono i primi inseguitori del Tottenham di Conte, alla ricerca degli ottavi che mancano da dieci anni. Ma le cose per Tudor e il Marsiglia vanno più che bene anche in campionato. Payet e compagni sono terzi a tre punti dal Psg e due dalla sorpresa Lorient. L’ultimo turno li ha visti inciampare in casa contro l’Ajaccio, un intoppo che non rovina un inizio di stagione super con 7 vittorie, inattese per la stessa stampa francese, in dieci partite.

    LEADER - Tudor era arrivato all’OM tra lo scetticismo generale. Prendeva la squadra dall’idolo dei tifosi, Sampaoli, e doveva mettere a posto un ambiente e una rosa di difficile gestione. L’impatto è stato duro: i suoi metodi forti e diretti sono stati mal digeriti dai giocatori tanto che già ad agosto si è rischiata la rottura. Il capitano Payet era andato infatti dalla dirigenza e dal presidente Longoria per chiedere che fosse cambiata la guida tecnica, così non è stato e i risultati lo premiano. Ormai riconosciuto come leader del progetto, Tudor sta riuscendo anche nel piano di rivitalizzare El Nino Sanchez, già autore di 6 reti nelle prime 11 e diventato presto perno fondamentale della squadra.

    JUVE - Al Marsiglia Tudor sta affermandosi a livello europeo e guadagnandosi gli occhi delle big, inclusa la Juve. Il croato in bianconero è stato protagonista da calciatore dal 1998 al 2005, in una seconda parentesi nel 2006/2007 e da vice di Pirlo. L’esperienza nello staff dell’ex centrocampista però non è andata come desiderato. Lo stesso allenatore aveva dichiarato che non avrebbe mai più fatto l’assistente a nessuno. "Alla Juve mi ha chiamato Pirlo. C’era una lista con cinque nomi compilata dalla società e Paratici ha lasciato a Pirlo la decisione. E lui ha scelto me. Ma siccome è molto amico di Baronio, ha preso anche lui e un altro, un analista, e ci ha messi tutti sullo stesso livello. Non era giusto, perché dopo tutto io sono un allenatore. Avevo accettato solo perché era la Juve", aveva detto. Domenica con il suo Marsiglia Tudor farà visita alla capolista Psg. Obiettivo: fare meglio dei bianconeri, che al Parco dei Principi hanno perso, e mettere un altro mattone per un ritorno in futuro a Torino.
     

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