Getty Images
Juve, Paredes ha innato senso geometrico. Ed è più creativo di Locatelli
ERRORI IN REGIA CONTRO IL SASSUOLO - Per parlare di Paredes può essere utile mostrare cosa accade talvolta alla Juventus senza Paredes. Gli errori li fanno tutti, questa è la premessa doverosa, ma per quanto riguarda la cabina di regia quello che conta è dare un’illusione di certezza. Esattezza, pulizia. Locatelli ha migliorato molto la manovra della Juve, ma qua e là rimangono delle pecche. E l’illusione si rompe ancora. Eccolo contro il Sassuolo mentre si complica la vita pressato da Frattesi. Anziché giocare a parete per Bonucci questo pallone passato da Bremer, sterza col sinistro, Defrel gliela porterà via approfittando dell’errore tecnico.
Poco più tardi, sempre su appoggio così così di Bremer, Zakaria verrà direttamente anticipato da Thorstvedt, l’altra mezzala neroverde. Della serie, se non è l’uno è l’altro.
Ecco, Paredes arriverebbe per togliere dal campo queste incertezze. È un maestro autorevole nella costruzione del gioco, tendenzialmente non sbaglia. Ed è su questo ‘tendenzialmente’ che si fonda l’illusione del regista superiore.
IL LANCIO - Ma oltre al miglioramento nel gioco corto, di cui comunque anche Locatelli sa il fatto suo (al di là di piccole sbavature), va segnalato il sicuro upgrade qualitativo nei cambi di gioco e soprattutto nei lanci in profondità che porterebbe Paredes. I cambi di campo possono diventare micidiali nella Juve di Di Maria, Kostic e chissà, forse Depay. Leandro sa bene come attivare la fantasia del Fideo, dato che ci ha giocato insieme nel PSG ed è suo compagno in Nazionale.
Quanto ai lanci più complessi, quelli in profondità, Locatelli è vero, ogni tanto ci prova, vedi pronti via contro il Sassuolo questo lancio ambizioso per Di Maria.
Ma specialmente quando la distanza cresce, non è certo impeccabile.
Paredes invece lascia addirittura a bocca aperta in questo fondamentale, è molto creativo. Si è parlato tanto della ‘rovesciatina’ di Leo Messi contro il Clermont, ma in quel caso la giocata più elegante l’aveva fatta Paredes, mettendolo in porta con un colpo talmente esatto da permettere alla Pulce di girarsi e controllare il pallone di petto all’altezza del dischetto.
La creatività di Paredes è molto verticale. Non riuscirebbe a sfruttare corridoi del genere altrimenti (vedi immagine seguente). Dove un centrocampista normale la alza, lui trova interstizi per filtranti assurdi. Qui sotto la fa passare fra due coppie appartenenti a due reparti diversi. Una palla incredibile per Mbappé.
E ancor prima del meraviglioso assist di Modric contro il Chelsea, Paredes mostrava un colpo simile nel PSG, lanciando in porta sempre Mbappé con l’esterno.
IL TACKLE - Fra lui e Verratti, a Parigi si vedono tante scivolate, tanti tackle a centrocampo. Sì perché Paredes non è molle, anzi, riesce a bilanciare la creatività (spesso sottovalutata) con il temperamento combattivo tipico dei centrocampisti argentini. D’altra parte, come per i lanci e gli assist, è sempre una questione di tempismo, solo che declinato nella fase difensiva.
Paredes può giocare in un centrocampo a tre da vertice basso o con funzioni di regia nel doble pivote. Anche questo è importante per la Juve variabile che ha in mente Allegri. Ma soprattutto, come direbbe Brera, Paredes ha “innato il senso geometrico”. Non ha bisogno di imparare o allenare linee di passaggio.