Juve: occhi su Gersbach, il baby australiano lanciato dal Rosenborg
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Li chiamano campionati minori. Eppure a volte possono nascondere, o per meglio dire mettere in mostra, grandi talenti spesso giovani o giovanissimi. Così dopo Alexander Isak, centravanti svedese classe '99 dell'Aik Solna che piace a mezza Europa o Mattias Andersson già prelevato in estate dal Malmo, ecco che la Juve si è messa sulle tracce di un altro elemento di grande prospettiva individuato in Scandinavia, territorio setacciato in lungo e in largo dalla rete di osservatori coordinata da Fabio Paratici e Javier Ribalta. Non più Svezia ma in Norvegia: per settimane infatti, gli osservatori bianconeri hanno monitorato con particolare attenzione le partite disputate dal Rosenborg, dove si sta imponendo un diciannovenne australiano. Si tratta di Alex Gersbach.
GIOIELLO AUSTRALIANO - Esterno sinistro classe '97, piede mancino particolarmente educato, abile in fase difensiva ma capace di dare il meglio quando si tratta di spingere e impostare, Gersbach è uno dei giovani capace di collezionare le relazioni più positive di questi ultimi mesi. Arrivato al Rosenborg lo scorso gennaio dal Sidney FC, dove ha esordito in prima squadra ad appena 16 anni: due stagioni da protagonista assoluto, tanto da attirare gli occhi degli scout europei per poi sposare la causa della nobile norvegese nonostante su di lui si fossero mosse anche alcune squadre inglesi, di Championship e Premier League. Scelta fin qui azzeccata quella di un approccio intermedio al calcio europeo, con Gersbach di fatto subito titolare fisso nel Rosenborg campione di Norvegia ed impegnati in Europa nei preliminari di Champions ed Europa League. A giugno anche il debutto con la maglia dell'Australia, a coronare una crescita continua ed esponenziale. Ed ora su di lui ci sono gli occhi attenti della Juve, che sa quanto raro sia individuare un esterno sinistro di talento e lo segue costantemente, valutando con sempre maggior decisione l'idea di portarlo in Italia in sinergia con qualche club amico.
@NicolaBalice