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    Juve, nuovi guai dall'inchiesta Prisma: le carte segrete con Udinese e Atalanta per Mandragora e altri giocatori

    Juve, nuovi guai dall'inchiesta Prisma: le carte segrete con Udinese e Atalanta per Mandragora e altri giocatori

    La Procura della Repubblica di Torino nell'ambito dell'Inchiesta Prisma contro la Juventus e i suoi ormai ex-vertici dirigenziali capitanati da Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e l'ancor più ex-Fabio Paratici insieme ad altri, rischia di avere nuovi sviluppi che vanno oltre il caso plusvalenze e l'ormai celebre "manovra stipendi" che coinvolge anche l'altrettanto celebre "carta Ronaldo". Secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, ora gli inquirenti stanno puntando il dito su altri accordi segreti, non depositati in Lega Calcio e che riguardano le cessioni dei calciatori ad altri club come Atalanta e Udinese.

    LE BANCHE - Secondo quanto evidenziato da Repubblica questi club venivano utilizzati un po’ come fossero delle “banche” per far quadrare i conti della Juventus. Ed è per questo che la procura di Torino sta continuando ad ascoltare testimoni a neanche un mese dall’inizio dell'udienza preliminare fissata per il 27 marzo. Fra questi, è noto da ieri, c'è stato anche Paulo Dybala, chiamato a rispondere su oltre 3 milioni di euro di pagamenti posticipati ad addio avvenuto.

    LA MAIL DI CHIELLINI E I DEBITI CON GLI AGENTI - L’indagine è già chiusa, ma va sottolineato come questi elementi potranno portare a contestazioni suppletive durante il processo. Un filone sussidiario che parte dalla mail del 10 luglio 2020 in cui l'ex dirigente delle giovanili Claudio Chiellini (oggi ds del Pisa) riportava i debiti con le altre società e con gli agenti per “30 milioni di euro”.

    UDINESE, ATALANTA E LE SIDE LETTER - Ai pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello è saltato all'occhio soprattutto il rapporto con due club: l'Udinese che vantava crediti per 26 milioni di euro, e l'Atalanta che vantava crediti per 14,6 milioni di euro. Con entrambi i club sono emerse delle "side letter" (delle carte private) che a dire di Paratici impegnavano "moralmente" la Juventus, unico club firmatario di queste scritture, a pagamenti futuri.

    MANDRAGORA - In particolare fa discutere il girotondo di Rolando Mandragora, centrocampista che a luglio 2018, dopo due anni alla Juve, era stato acquistato per 20 milioni dall’Udinese fruttando una plusvalenza di 13,7 milioni e poi ricomprato a 10milioni +6 di bonus dalla Juve dopo il ko al ginocchio, lasciandolo in prestito in Friuli. Di fatto un obbligo di riscatto mascherato che ha portato a testimoniare in procura come testimoni lo stesso Mandragora, suo padre (come agente), e ieri anche il vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia e venerdì scorso Maurizio Lombardo, oggi alla Roma e in passato alla Juventus. 

    MATTIELLO MURATORE, CALDARA E ROMERO - Con i bergamaschi le operazioni sospette sono 4, e riguardano Mattiello (per 4 milioni), Muratore, (4 anche lui), Caldara (3,5) e Romero (3 milioni). Anche in questo caso è emersa la scrittura privata fra l'ex ds bianconero Fabio Paratici e il vice-presidente dell'Atalanta e della Figc, Luca Percassi.

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