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Juve, non manca solo la vittoria: tutti i numeri della crisi bianconera
ATTACCO SPUNTATO - In Serie A, la Juve già insegue. E fatica, soprattutto in attacco. L'emblema del momento bianconero è la solitudine di Dusan Vlahovic, ma la mancanza di supporto alla punta non basta a spiegare l'inconsistenza del reparto offensivo (che un grande aiuto sta avendo dall'innesto di Milik, arrivato a fine mercato). La squadra di Allegri è l'ottava del campionato per conclusioni (80), addirittura undicesima per tiri nello specchio della porta (23). Ha segnato finora 9 reti, ma soltanto 5 sono arrivate su azione (poi, un rigore e due centri su punizione di Vlahovic e il gol di Bonucci contro la Salernitana, nato comunque da un penalty). Mancanza di spunti, poche idee e spesso confuse. Di poco meglio con i cross: la Juve è quarta, con quaranta traversoni utili (dietro a Fiorentina, Empoli e Inter) anche grazie all'apporto e alla corsa degli esterni, su tutti lo specialista Kostic (già 3 assist, due in campionato e uno in coppa). Dato che non coincide con le finalizzazioni di testa, solo una rete messa a segno in A.
LA DIFESA NON BASTA - Resiste la solidità del reparto arretrato, almeno in Italia. La Signora ha subito finora 4 reti in A e, insieme al Napoli, Allegri vanta la seconda miglior difesa dietro all'Atalanta (solo 3 gol incassati). Ma il dato è da contestualizzare: i gol sono stati presi nelle gare contro Roma (1), Fiorentina (1) e Salernitana (2), le avversarie più impegnative per importanza dei match e stato di forma in questo avvio di stagione. Statistiche che trovano riflesso in Europa, dove i bianconeri hanno già subito 4 reti in due gare contro Psg (2) e Benfica (2), squadre di ben altro spessore rispetto agli ostacoli messi di fronte dal campionato. Adesso c'è la trasferta con il Monza, fresco di cambio in panchina. E l'unico numero che interessa, per ritrovare morale e consapevolezza, è il 3. Come i punti da portare a casa.
