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    Juve, non lasciare Dzeko al Milan!

    Juve, non lasciare Dzeko al Milan!

    • Ma.Gu.

     

    All'inizio della prossima settimana è atteso in Italia l'agente di Edin Dzeko. Aldilà delle smentite di rito di Roberto Mancini, il centravanti bosniaco è l'unico attaccante in uscita da Manchester, a meno di clamorose sorprese. Infatti il Mancio reputa Carlos Tevez il migliore delle punte a sua disposizione, nonostante qualche scaramuccia. Prova ne è il fatto che appena tornato a disposizione, l'ha schierato praticamente sempre titolare da febbraio a maggio. Su Balotelli ha scommesso da sempre e non può certo mollare proprio ora che i risultati cominciano a dargli ragione sul serio. Sergio Aguero è il più utile al suo gioco, con il continuo movimento e le ripartenze a mille all'ora. Robin van Persie il sogno, Fernando Llorente l'alternativa per completare il reparto. Dzeko sarebbe solo un elemento in più e per questo ha ricevuto il permesso di sondare il mercato in cerca di sistemazione. E la serie A è in pole position nelle preferenze del Diamante, una volta sfumata la pista Bayern Monaco.
     
    A chi serve un attaccante? Naturalmente alla Juve, in cerca da oltre un mese di un bomber da 20 gol all'anno. Marotta e Paratici hanno inseguito prima Higuain, poi Van Persie. Colpi difficili, quasi impossibili. Mentre Dzeko sarebbe molto più accessibile. Costoso, certo, ma possibile. In Italia molti sottovalutano il bosniaco, che in Inghilterra è andato a intermittenza e ha comunque segnato 20 gol in 43 apparizioni, non giocando sempre dal primo minuto. E non va dimenticato quanto fatto al Wolfsburg in Germania.
     
    Dzeko non è solo uno spilungone bravo a saltare di testa. Sa giocare lontano dalla porta, muoversi negli spazi, districarsi palla al piede. E poi ok, è formidabile in area di rigore. Il tipico numero 9 che si sposa alla perfezione con il gioco di Conte. Con tutti i cross che arriveranno dai numerosi esterni bianconeri, più le invenzioni di Pirlo, è quasi scontato immaginarlo sopra i 15 gol nel nostro sempre meno competitivo campionato.
     
    E allora perché in corso Galileo Ferraris non si afferra al volo l'occasione? Inutile inseguire chimere, si rischia la fine dello scorso anno, quando un vero e proprio numero nove alla fine non arrivò. Anche perché sul centravanti classe 1986 potrebbe da un momento all'altro fiondarsi il Milan, ormai orfano di Ibrahimovic. Lasciarlo ai rossoneri potrebbe essere un errore strategico. Forse l'unico che può riaprire una corsa scudetto che al momento pare già segnata. Campo permettendo, ovviamente.
     

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