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Juve, Nedved ha già scaricato Allegri: il destino di Max è segnato?
DALLE PAROLE... - "Se Allegri sarà sulla panchina della Juventus anche l'anno prossimo? Chi vivrà, vedrà". Pavel ha citato suo figlio, che pure aveva aizzato i tifosi in una story Instagram con - in allegato - una faccia decisamente eloquente. Allegri, all'Olimpico, davanti allo sguardo del severo vice presidente ha comunque dimostrato di avere salde le redini della squadra. La Juve ha giocato bene, demeritando la sconfitta. Di tanto in tanto, ha dato quasi spettacolo. Soprattutto, ha mostrato voglia di spendersi per il proprio 'gestore', senza far parlare quei malumori - chissà - già smaltiti dalla sbornia della vittoria. Eppure la discussione esiste. Si fa ancor più chiara e anzi: ora è addirittura unilaterale. 'Aspettiamo l'incontro, ma migliorare la squadra è difficile', dice Nedved. Intendendo: se si presenta con una lista della spesa, il primo nome a essere depennato forse è proprio quello del livornese.
AI FATTI - Intanto, la clessidra si sta per svuotare e il tempo inizia a stringere sul collo di Max. Pronto ad allargare la camicia con le dita per prendere un po' d'aria, moto innaturale di chi conosce la propria condanna prima dell'ultimo verdetto. Un respiro, e poi... poi 'si vedrà'. Come si è sempre visto, sì. Ma mai con quest'intensità e con questa sorta d'intolleranza di fondo, forse da entrambe le parti. E' certamente paradossale che una storia così bella stia generando strascichi che nessuno immaginava potessero appartenerle: stavolta non è una questione di ingiustizia o mancata riconoscenza, è solo voglia di cambiare. Nedved l'ha raccontato con gli occhi, dimenticando che anche quelli sanno parlare ben chiaro.