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    Juve, N'Zonzi costa troppo: Matuidi in arrivo, così Allegri passa al 4-3-3

    Juve, N'Zonzi costa troppo: Matuidi in arrivo, così Allegri passa al 4-3-3

    • Nicola Balice

    Un breve confronto, niente di più. Ma di sostanza. D'altronde il crollo della Supercoppa non ha fatto altro che confermare quanto già evidenziato nelle scorse settimane: guardare alla difesa e ai singoli interpreti è come osservare il dito che indica la luna. In maniera più delineata, “semplicemente”, questa Juve a livello strutturale non riesce a reggere quattro punte anche se mascherate. Quindi, il mercato, ruota tutto attorno al profilo del centrocampista e non tanto attorno ad altri rinforzi nel pacchetto arretrato, piaccia o non piaccia. Arriverà, dovrebbe arrivare, Spinazzola al posto di Lichtsteiner o al massimo di Asamoah. Arriverà, dovrebbe arrivare, Keita a completare un reparto d'attacco già extra lusso ed extralarge, magari spingendo fuori Cuadrado. Ed arriverà un centrocampista. Di esperienza, importante. Tanto per usare le parole già spese da Beppe Marotta. Ma nei confronti precedenti alla Supercoppa e ribaditi nel rapido scambio di vedute post-Lazio, il verdetto di Allegri è forse rimasto uno soltanto: per sostenere il 4-2-3-1, in fase di non possesso come per quella di uscita della palla a protezione di Pjanic, serve N'Zonzi o un giocatore di quelle caratteristiche (le richieste di Allegri vedevano il franco-congolese in una lista a tre comprendente anche i nomi di Matic e William Carvalho). Altrimenti, via libera ad un nuovo cambio d'abito anche a costo di allestire una panchina da quasi 100 milioni di euro, con il centrocampo a tre quale unica via dare protezione ad una difesa inevitabilmente più fragile ed usurata del passato oltre che per sostenere un attacco che deve essere libero di esprimere tutto il proprio potenziale fin dal primo passaggio di Pjanic. Ed in tal caso, Matuidi sarebbe assolutamente un valore aggiunto. Ed in tal caso, soprattutto, le scelte di Allegri inevitabilmente lo porteranno a tenere fuori un uomo in più del previsto tra le stelle d'attacco, con il 4-2-3-1 pronto a diventare soluzione alternativa da usare a partita in corso o in alcune circostanze meno "stressanti".

     

    LA SCELTA – Bisogna compiere una scelta, dunque. Dal momento che le pretese del Siviglia non sembrano voler abbassare la valutazione di Steven N'Zonzi a cifre ritenute accettabili dalla Juve, che dopo aver valutato a lungo l'ipotesi di trattare la modalità di pagamento dei 40 milioni della clausola non è poi andata oltre ad un'offerta da 32 milioni complessivi, ecco che Blaise Matuidi è diventato o rimasto l'unico obiettivo realmente raggiungibile all'interno dei parametri economici stabiliti dalla dirigenza bianconera. Che nel frattempo è continuata ad andare a sbattere contro il muro del Liverpool per Emre Can, senza riuscire fin qui a far cedere la Roma a proposito di Strootman pur avendo in mano il jolly Cuadrado da calare. Si stringe quindi per Matuidi, passi avanti sono stati compiuti verso la fine della scorsa settimana con la distanza tra Juve e Psg ridotta ormai al punto da far trapelare sempre più ottimismo dall'ambiente bianconero, in una fase che sembra riportare se non la pace almeno una tregua tra i due club, ma dopo il dietrofront della passata stagione la prudenza non sarà mai troppa. Il casting a centrocampo della Juve vede quindi Matuidi a un passo dalla vittoria: poi Allegri cambierà di nuovo tutto.

    @NicolaBalice


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