Uno via l’altro, la Juventus ci ha preso gusto. Insieme con Simone Pepe - che può già a buon diritto figurare nella lista degli acquisti bianconeri , anche Marco Motta s’appresta a trasmigrare in bianconero ( la tratta è Roma-Torino, con scalo a Udine). Pure il terzino, infatti, ieri è stato oggetto di discussione tra i vertici dei club piemontese e friulano: una discussione produttiva, utile, pressoché risolutiva: se è vero che le firme sono ancora di là da venire, è altrettanto vero che l’intesa è sbocciata, il prezzo - cinque, massimo sei milioni di euro - è stato ritenuto giusto. E le parti in causa, infatti, convengono nel ritenere l’affare virtualmente concluso tanto che c’è chi si spinge ad ammettere: « l raduno è il tre luglio, depositare i contratti domani oppure a fine giugno non fa molta differenza».
IL TRIANGOLO - La situazione, del resto, comporta ancora un passaggio formale da risolvere. Motta è in compartecipazione tra Udinese e Roma, squadra nella quale ha disputato la scorsa stagione. Che i capitolini non siano intenzionati a riscattare il giocatore - pupillo di Luciano Spalletti, ma non di Claudio Ranieri - è ormai acclarato, prova ne sia il fresco rinnovo di Cassetti (che di Motta è l’alterego in giallorosso). Il difensore, dunque, tornerà in toto all’Udinese la quale lo girerà, a tempo debito, alla Juventus. L’effettiva entità del “tempo debito” di cui sopra, sarà stabilita dalla Roma. La presidente Rosella Sensi ed il direttore sportivo Daniele Pradé stanno ragionando in merito alla contropartita da chiedere: in ballo ci sono “contanti” (tra i due e i tre milioni di euro) oppure la compartecipazione di Isla.
