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    Juve: Morata è già ad un bivio

    Juve: Morata è già ad un bivio

    456 minuti disputati tra campionato e Champions League e raramente da titolare non sono molti per l'acquisto più oneroso dell'ultima campagna acquisti. Lasciando da parte qualsiasi tipo di formalismo, possiamo tranquillamente affermare che sono proprio pochi, mentre i 20 milioni pagati dalla Juventus per Alvaro Morata rappresentano un investimento molto importante alla luce delle attuali difficoltà del calcio italiano. Eppure, nonostante abbia voluto lasciare a tutti i costi il Real Madrid campione d'Europa proprio per trovare quella continuità di impiego che gli è mancata con Ancelotti, i numeri al momento non sono dalla sua parte e la concorrenza con Llorente si sta dimostrando particolarmente agguerrita.

    ALLEGRI VOTA LLORENTE - Morata è giovane (è un classe '93) ed è alla prima esperienza in un campionato diverso da quello spagnolo e non possiede quelle caratteristiche tattiche che si addicono per il tipo di gioco adottato da Allegri. Nel 3-5-2, ma ancora di più col nuovo 4-3-1-2, il ruolo del centravanti boa è fondamentale soprattutto per aprire gli spazi agli inserimenti di centrocamposti ed esterni, un lavoro che Llorente ha sempre saputo svolgere in carriera senza far mancare il suo apporto in zona gol. L'ex madridista è invece un giocatore che guarda principalmente alla porta e che ancora ha bisogno di affinare l'intesa con molti dei suoi compagni, in testa Carlos Tevez. 

    MORATA, ORA TOCCA A TE - La media realizzativa di Morata in campionato è ottima, visto che in 9 apparizioni, di cui una soltanto dal 1', ha messo a segno 4 gol, dimostrandosi un'ottima soluzione da impiegare a gara in corsa. Ancora a secco invece in Champions, dove le due sfide con l'Olympiacos hanno rappresentato sia il punto più alto che quello più basso della prima parte della sua esperienza bianconera. Nella sconfitta del Pireo, è stato il migliore per intraprendenza e per qualità, mentre nella sfida rivelatasi decisiva per il passaggio agli ottavi giocata a Torino (nella quale partì dall'inizio proprio al posto di Llorente) sbagliò praticamente tutto, dimostrandosi probabilmente ancora impreparato a livello mentale per prendersi la responsabilità di guidare il reparto in una partita di tale importanza. Domenica, contro la Sampdoria, Allegri potrebbe rilanciarlo per concedere un turno di riposo al suo connazionale, ma le continue voci di mercato su Kramaric, Jovetic e Lavezzi non possono fargli dormire sonni tranquilli. E' giunta l'ora che sia proprio Morata a dare un segnale importante, per prendersi la Juve a suon di gol e non entrare di diritto nella categoria dei flop milionari.

     

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