Juventus, Moggi|: 'Conte fuori dal sistema scommesse'
'E' degno della Federazione attuale dar voce a uno che ha detto di aver taroccato delle partite mentre 13 compagni dicono il contrario': questo il parere di Luciano Moggi in riferimento alla recenti e note vicende di calcioscommesse in cui è stato coinvolto l'allenatore della Juventus, Antonio Conte. Moggi, inoltre, ricorda il match del 1990 tra la Juventus ed il Napoli per la Supercoppa italiana e parla della nuova sfida, a distanza di 22 anni, tra i bianconeri e la squadra partenopea che si disputerà sabato 11 agosto a Pechino per la conquista del trofeo:
SQUALIFICA DI CONTE- 'L’assenza di Antonio Conte? La squalifica di Conte ancora non è arrivata e i tempi non sono noti. Il tecnico ha cambiato gli avvocati, dando mandato all’avv. Bongiorno, il che rappresenta maggior vicinanza con le istituzioni. Si rafforza il gruppo degli avvocati per dimostrare che Conte non ha fatto proprio un bel niente. Conte è un uomo che vuole vincere le partite, è fuori dal sistema scommesse. Conosco Antonio da 10 anni e non è un discorso che può essere preso in considerazione. Scusate se lo dico, ma dare voce a uno che ha detto di aver taroccato delle partite, mentre altri 13 compagni dicono che non è vero, mi sembra una cosa degna della Federazione attuale'.
SUPERCOPPA 1990- 'Nel 1990, quando il Napoli vinse la Supercoppa Italiana, ero dg del club partenopeo. Contro la Juventus non ci fu lotta, non ci fu partita. Fu una gara contro una squadra nettamente inferiore e messa male in campo da Maifredi'
SUPERCOPPA A PECHINO- 'Napoli-Juventus a Pechino? Dire chi ci arriva meglio o peggio è un’utopia. Penso che si debba fare un discorso di formazioni: chi ha tutto da perdere è la Juventus e vi dico perché. I bianconeri sono la formazione Campione d’Italia, hanno l’aureola del mercato estivo per quanto attiene il potenziamento del gruppo. Il gruppo è notevole, la preparazione è relativa per entrambe le squadre, è una partita tutta da vedere. Al contempo, credo che il Napoli possa far bene perché una squadra, quando non ha niente da perdere e vista la campagna acquisti tutt’altro che importante, possa passare da sfavorita a favorita'.
SU INSIGNE- 'E’ un campioncino che deve essere coltivato e portato avanti nella maniera giusta. E’ uno di quei calciatori che ha bisogno dell’aiuto della squadra. Lorenzo è un campione che può venire fuori, ma che ha bisogno del gioco coordinato con il resto dei compagni per mettere in mostra qualità non comuni. L’ho seguito lo scorso anno con il Pescara e sa fare cose che neanche in serie A sanno fare. Bisogna solo aspettare la sua esplosione con serenità e tranquillità'.
CAPITOLO BALZARETTI- 'Sarebbe stato un esterno di peso per il Napoli, un acquisto importante perché sa sia difendere che attaccare e lo abbiamo visto agli Europei con la Nazionale. Balzaretti ha una moglie che vuole alcune destinazioni oltre quali non si va neppure per il marito. La Roma ci guadagnerà sicuramente, ma Federico era più indicato per il Napoli perché gli azzurri hanno poca spinta vista la partenza di Lavezzi'.