Juventus-Milan:| Tutto in una notte
Dramma e scudetto. La storia di Juve-Milan scrive, tra le tante cose, di quarantaquattro campionati, nove Champions e cinque coppe del mondo in due, la cronaca dice invece di una squadra smarritasi nel dopo Calciopoli e di un’altra che continua a mantenersi ad alti livelli. Un dato su tutto e tutti esprime il divario tra le due squadre: domani in caso di sconfitta, la Juve andrebbe a -20 dai rossoneri. Una temperatura glaciale che rischia di cristallizzare all'Olimpico Del Neri. In caso di tracollo, l'avventura in bianconero del tecnico di Aquileia è destinata a fermarsi ben prima di maggio, quando Agnelli tirerà le somme e proseguirà in quella che ha battezzato come la 'rivoluzione continua'.
Difficile dire chi, in caso di emergenza, farà il traghettatore: Gentile e Casiraghi in pole, mentre non è da escludersi nemmeno un clamoroso ritorno di Lippi. La società alla vigilia della partita resta contraria al cambio in corsa. Ieri a Vinovo nel consueto blitz quotidiano in compagnia di Nedved, Marotta ha ribadito a Del Neri la necessità di una svolta decisa dopo i flop contro Lecce e Bologna. L'allenatore deve dimostrare di avere ancora il controllo della situazione dopo le ultime due sbandate. 'Per fortuna che giochiamo contro il Milan', ha sottolineato ancora il dg bianconero, in ricordo del 2-1 dell'andata e delle vittorie ottenute contro le prime della classe, a cominciare dall'Inter.
È per questo, forse, che lo scaramantico Galliani ha messo da giorni le mani avanti: 'La Juve sarà arrabbiata e per noi sarà durissima'. In realtà, l'ambiente rossonero trasuda ottimismo e voglia di rivincita dopo il ko di San Siro del 30 ottobre. La vittoria sul Napoli ha dato ad Allegri la consapevolezza che la sfida di domani è da considerarsi come uno degli ultimi ostacoli nella corsa verso lo scudetto. La scommessa del giovane tecnico arrivato da Cagliari e voluto da Berlusconi, si sta rivelando vincente. Il Milan ha fatto della continuità in campionato, solo tre sconfitte contro le sei dell'Inter e le otto della Juve, l'arma vincente e lo scudetto è diventato il primo obiettivo stagionale.
Una rivoluzione culturale in un club che ha sempre visto l'Europa come la terra da conquistare a tutti i costi. La Champions non è persa, recuperare lo svantaggio di 0-1 mercoledì a Londra contro il Tottenham è difficile e non impossibile, ma Allegri punta dritto al campionato. Alla coppa si può pensare con calma l'anno prossimo, quella coppa della gloria e dei quattrini che è l'ultimo, difficilissimo, obiettivo della Juve. Del Neri ci prova ancora domani sera, anche perché non ha più nulla da perdere.
(Leggo - Edizione Torino)