Juve-Milan, tensione alle stelle: guerra per la Superlega e sfida per la Champions
LA SPALLATA – Ultima società ad andarsene, quella rossonera. Per questo, alla fine, la spallata inferta all'organizzazione difesa fino alla fine da Florentino Perez, Joan Laporta e Andrea Agnelli, è stata proprio quella del Milan di Elliot e Ivan Gazidis. Tra carte e cartacce, penali e cavilli, non è ancora chiaro se la stessa Superlega sia da ritenersi effettivamente dissolta essendo rimasti un numero di club fondatori al di sotto del minimo, che dovrebbe essere di quattro: abbastanza per resistere fino al dietrofront proprio del Milan, almeno in parte annunciato negli scorsi giorni ma pur sempre l'ultimo ad arrivare. Per certi versi è quindi il “tradimento” che può far più male.
NERVI TESI – La guerra tra Superlega e Uefa è tale, una guerra verbale e presto legale. Proprio come quella tra Juve-Real Madrid-Barcellona e i nove club usciti con tempi e convinzioni differenti: pentiti secondo la Uefa, traditori secondo la Superlega. Resta quindi una guerra aperta che infiamma ulteriormente l'asse Juve-Milan proprio alla vigilia della delicatissima partita di domani sera. Uno spareggio Champions. Che di sicuro non finirà nei 90 minuti più recupero dello Stadium.