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Il Milan recupera la Juve 1-1 e la rimanda -8. Allegri domina a lungo, ma è senza vittorie in zona retrocessione
È in realtà il Milan a partire forte con Brahim che supera con un numero Locatelli e si lancia in verticale fornendo poi a Tonali la palla per calciare in porta. Dall'angolo che ne nasce, però, un errore di Theo Hernandez al limite lancia il contropiede bianconero con Dybala che fa involare Morata a tu per tu con Maignan e lo spagnolo bravissimo in pallonetto a segnare l'1-0.
Il gol indirizza la partita sui binari che vuole Allegri con la Juventus che si chiude e si abbassa, neutralizza le linee di gioco rossonere e spesso e volentieri affonda con Morata e Dybala che si fanno stoppare i rispettivi tiri da Maignan e con Rabiot che, invece, si fa recuperare all'ultimo da Tomori. Il Milan non reagisce, perde Kjaer per infortunio e soltanto con Tonali a fine primo tempo si avvicinano alla porta di Szczesny.
Un segnale che qualcosa può cambiare e infatti nella ripresa il Milan cresce, lentamente e senza strappi, ma inizia a produrre quel gioco che era stato annullato dopo il vantaggio iniziale. La Juventus non riesce più a sfruttare gli spazi in ripartenza e allora, dopo una serie di cambi che portano in campo Florenzi e Bennacer per Kessie e Saelemaekers da un lato e Chiesa e Kean per Morata e Cuadrado dall'altro, un episodio fortuito apre al Milan la chance del pareggio. Kalulu guadagna un calcio d'angolo inaspettato e sugli sviluppi è Rebic a bruciare Locatelli e di testa trovare l'insperato 1-1.
L'equilibrio ristabilito mette il freno ad entrambe con la volontà di non perdere che ha la meglio anche se le occasioni di Kean in mischia su calcio d'angolo e di Kalulu in contropiede parato incredibilmente in angolo da Szczesny gridano vendetta. L'1-1 finale fa contento più il Milan che la Juve. Allegri ha tanti rimpianti per una squadra comunque in crescita. Pioli invece sorride: anche in emergenza il suo Milan sa fare male.
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