Juve, Milan e Inter: da Padoin a Gabigol, sette insospettabili talismani
JUVENTUS - Parlando di Juve non si può non pensare a Simone Padoin, per definizione e soprannome proprio Il Talismano. Entrato nel cuore dei tifosi un po' per caso, visti i compagni molto più celebri da idolatrare, si è sempre distinto per impegno, cuore e professionalità, oltre che per il suo tocco magico. Lui come un Re Mida che trasforma in oro tutto ciò che tocca, e infatti nei meme più famosi ha proprio un Pallone d'Oro tra le mani. Nelle quattro stagioni e mezzo in maglia bianconera l'ex Atalanta ha perso appena 11 volte su 84 partite, con qualche sconfitta arrivata a campionato già concluso. Altro portafortuna, ma anche giocatore decisamente concreto e di sicuro futuro, è Daniele Rugani: 38 presenze con la Juve in campionato e due sole sconfitte, un rendimento quasi perfetto.
MILAN - Da San Siro sono passati tanti campioni, ma nell'ultimo periodo anche tanti flop... eppure due giocatori frettolosamente, secondo questa statistica, annoverati nella seconda categoria sono gli insospettabili talismani del Milan recente. Il primo è Bakaye Traorè che nelle 7 partite in maglia rossonera, in Serie A, ha assaporato un solo gusto: quello della vittoria, completando un en plein invidiabile. Il giocatore maliano è attualmente svincolato e qualche squadra a questo punto potrebbe anche farci un pensierino. L'altro nome proviene dalla rosa attuale: si tratta di Leonel Vangioni, terzino mancino rimasto per sei mesi ai margini della rosa e percepito come un oggetto misterioso. Un giudizio affrettato perchè nelle 5 partite da titolare ha collezionato 4 successi e un pareggio: la seconda striscia di risultati utili consecutivi stagionale.
INTER - L'Inter ha ritrovato una solidità e una forza che in casa nerazzurra non si vedeva dagli anni del Triplete. Proprio da quella rosa arriva il primo insospettabile: Marko Arnautovic. In un 2010 glorioso l'apporto dell'austriaco, da cui ci si aspettava un'esplosione, è stato nullo in apparenza, eppure i 53' in campo gli sono bastati per collezionare 3 vittorie con una percentuale di successo del 100%. A fine stagione l'attaccante dello Stoke City ha lasciato l'Inter, dopo un anno vissuto come una mascotte. Un destino che condivide, almeno al momento, con Gabigol, osannato dai tifosi ma visto per pochi minuti sul campo. Qualche scampolo di partita però è bastato per farlo entrare in questo gruppo speciale. Dall'esordio con il Bologna alla sfida con la Roma, ha vestito per 8 volte la maglia nerazzurra, uscendo dal campo con 6 vittorie e un pareggio prima della sconfitta contro i giallorossi, già compromessa al suo ingresso in campo. Gabigol, l'ultimo di una schiera di insospettabili talismani.