Juve, mezza Italia ha tifato Atletico
Dove tanta Italia tifava Atletico? Sondaggino sincero a Milano, Roma, Firenze, Napoli...sarebbero percentuali come si dice di tutto rispetto. Per un bel po' di Italia la Champions alla Juventus, se non è un piccolo incubo, è di certo un sincero fastidio, un calice amarognolo da assaggiare.
Liturgia ufficiale del calcio parlato impone di non dirlo. Si sa, si sente. Ma non si dice. La liturgia ufficiale ha le sue ragioni, non è insensata. Però lascia senza rappresentanza nei racconti un sentimento che è a tutto titolo cittadino del calcio, che abita il calcio. Tifare per la Juventus fuori dalla Champions non è cosa buona e giusta. Ma non è neanche peccato e scandalo. Semplicemente...è. Non è maleducazione sportiva, ma quando mai. Quindi dire, prendere atto che tanta Italia tifava Atletico è raccontare una passione, un sentimento calcistico.
Pure di popolo. I "No la Juve No" è popolo anche quello. Non è meschino, è umano. Non è nobile, è umano. La mezza forse no ma Italia tanta che tifava Atletico ha vissuto in inaspettata beatitudine una serata di soddisfazione. Che regalo inatteso quei Dybala e Mandzukic a salve. Che boccone ghiotto quel Ronaldo Cristiano a penne abbassate in campo. Che dono degli dei del calcio quel 2 a 0 sulla Juventus bastonata a Madrid. E che optional gustoso quel Bonucci che fa sceneggiata patetica e risibile di inventato colpo subito (in tempi di Var!). Tentativo, espediente di quando si è...alla frutta. Boccone la Juve inaspettatamente sconfitta che è stato legittimo gustare. Boccone che legittimamente potrebbe essere ricacciato in gola. La mezza e forse più Italia pro Juventus può meditare e preparare, sperare e attendere di lasciare gli altri sedotti e abbandonati. Sedotti dalla Juve eliminata e poi eventualmente abbandonati dalla Juve che al ritorno all'Atletico ne fa tre.
L'Italia che ha tifato Atletico può ancora conoscere il colpo dell'essersi illusa, un colpo che la lascerebbe senza fiato. Non vergognarsi dell'uno e l'altro tifare, non è proprio il caso. La Juve è padrona, la più forte, la più seria, quella che sta più in alto. E, da che mondo è mondo, da più alto cadi, più fai rumore e più sono quelli per nulla dispiaciuti. Quindi non sono traditori di un bel nulla quelli che il Var che salvava la Juve si dannavano un po'. E' il gioco dei sentimenti, gioco perfino dolce se non incanaglisce. Juventus, se puoi e sai, restituisci il Tie! Restituiscilo alla mezza Italia che l'altra sera ti ha fatto: Tie! E, se così non sarà, incassalo quel Tiè! Con fatica, ma senza ira. Comunque vada al prossimo giro tra Atletico e Juventus, un bel po' d'Italia sarà contenta. E' questo il bello del gioco.