Juve, Mazzarri via?| Il Napoli è stato avvisato
Walter Mazzarri è un uomo di parola. Ha portato il Napoli in Champions League e, salvo sorpresissime, lo farà entrare nell’Europa che conta dalla porta principale. Mentre ad altri tocca sognare il raggiungimento del preliminare ferragostano e magari spacciare il solo provarci come un grande risultato... L’impresa arriva con un anno e mezzo di anticipo sui tempi che il tecnico di San Vincenzo e il presidente Aurelio De Laurentiis si erano dati al momento della firma e questo indubbiamente è un notevole successo per entrambi, riconosciuta da addetti ai lavori, media e tifosi. Eppure proprio l’approdo in Champions, che per molti colleghi rappresenterebbe un credito da incassare ( magari sotto forma di ricco prolungamento del contratto), per Mazzarri costituisce un incentivo a porre fine all’esperienza napoletana. Ambizioso oltremisura ( il che è il suo vero punto di forza, beninteso), ma al tempo stesso lucidissimo nel programmare la propria carriera, il toscano è consapevole che migliorarsi ulteriormente sotto il Vesuvio sarebbe assai complicato. Mentre il solo ripetersi non verrebbe vissuto dalla piazza come un risultato straordinario, piuttosto come un fatto scontato. Alla Juve invece troverebbe condizioni oggettivamente favorevoli per lasciare il segno, in virtù dei mezzi economici della società di corso Galileo Ferraris, delle proprie capacità e, perché no, delle ultime tribolate stagioni bianconere che rappresentano un punto di partenza molto comodo per l’eventuale successore di Gigi Del Neri.
L’ONERE DELLA MOSSA - Tutte cose che Mazzarri sa bene. Tutte cose che Mazzarri ha valutato con attenzione a prescindere dagli approcci della Juve, che ovviamente hanno un peso ma non sono ancora sfociati ufficialmente in una proposta di contratto. Perché questo avvenga è infatti necessario che Mazzarri sia libero da vincoli contrattuali, dal momento che i vertici di corso Galileo Ferraris non hanno alcuna intenzione di dare vita a una querelle con De Laurentiis, loro alleato nelle battaglie di Lega e comunque depositario dei diritti su Mazzarri fino alla naturale scadenza del contratto, cioè il 30 giugno 2013. Quindi è una questione di opportunità, ma anche di logica attenzione a rispettare i regolamenti che detta prudenza alla Juve. Come ampiamente detto, tocca al tecnico convincere il suo presidente a scioglierlo da quel vincolo e solo a quel punto la Vecchia Signora valuterà se fargli sottoscrivere un contratto, piuttosto che no. E qui arriviamo alla novità. Sostanziale. Mazzarri si è mosso attraverso Riccardo Bigon, direttore sportivo con il quale ha condiviso i due campionati in azzurro, per propiziare il suo passaggio in bianconero, assumendosi ovviamente dei rischi. Ma il personaggio non difetta di coraggio.
IL MESSAGGIO - Attraverso il suo uomo di fiducia Mazzarri ha infatti avvisato il presidente De Laurentiis che sarebbe bene, per il Napoli, preparare la nuova squadra senza dare per scontata la sua permanenza in panchina. Un primo passo, esplicito sulle intenzione del tecnico, in attesa di un chiarimento definitivo che avverrà dopo il raggiungimento matematico del terzo posto che significa, appunto, l’accesso diretto per Cavani e compagni alla fase a gironi.