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    Juve, Matuidi: 'Il coronavirus ti porta alla psicosi. Ero sotto choc, temevo per la mia famiglia'

    Juve, Matuidi: 'Il coronavirus ti porta alla psicosi. Ero sotto choc, temevo per la mia famiglia'

    Blaise Matuidi, centrocampista della Juve, ha parlato in diretta su YouTube con l'ex compagno Benatia delle difficoltà avute dopo essere risultato positivo al coronavirus.

    LA REAZIONE ALLA POSITIVITA' - "Non ho avuto sintomi, ma appena ho saputo la notizia ero sotto shock, ero nel panico più totale, temevo per la mia famiglia e i miei amici. E' stato difficile per loro, ma sono stato in grado di rassicurarli. Non è un bel periodo, vogliamo davvero che tutto questo finisca il prima possibile. Mi chiedo cosa succederà al calcio e alla vita di tutti i giorni".

    CONSEGUENZE DEL CORONAVIRUS - "Sinceramente è dura. Quando ero positivo non potevo neanche uscire a fare la spesa, quando ho ricominciato poi ero in psicosi. Cerchi sempre di assicurarti che le persone non siano troppo vicine, devi essere mentalmente forte. Servirà del tempo, questa è una situazione nuova per tutti noi".

    SITUAZIONE IN CASA - “Non abbiamo mai visto niente di simile prima, è una situazione terribile ma ha i suoi lati belli. I bambini che mi svegliano per la colazione, stare insieme senza correre. Ti faccio una confidenza: sono diventato uno chef. Cucino molto bene. Mia moglie è felice, dice che mi ha fatto bene”.

    SULL’ALLENAMENTO - “Conosci Andrea Pertuso, mi ha dato da fare molto tapis-roulant. Tanta roba per tenermi in forma, un programma specifico. E' la Juve, lo sai com'è. E' il top, non si ride lì dentro. Nessun giorno off".

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