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    Juve, la verità sul colpo Matheus Pereira

    Juve, la verità sul colpo Matheus Pereira

    La Juventus ha appena realizzato uno di quelli che vengono definiti “colpi per il futuro” prendendo Matheus Pereira, diciottenne trequartista proveniente dal Corinthians. Un grande affare, sostengono gli esperti. Che non mancano mai, e non sempre ci prendono. Dunque meglio riservarsi ogni giudizio per il momento in cui sarà possibile vedere all’opera il ragazzo con una certa continuità. Anche perché è un altro il dettaglio dell’affare che merita attenzione: la cifra versata dalla Juventus per avere il giovane talento.

    Due milioni e mezzo di euro. Poco? Tanto? Domande sbagliate, perché il vero interrogativo da porsi è: quanta parte di quei 2,5 milioni di euro finiranno nelle casse del Corinthians? Ve lo dico subito: 125 mila euro. No, non è un errore, e anzi vi riscrivo la cifra in lettere: centoventicinquemila, il 5% della cifra di transazione. Come se fosse una commissione d’agenzia, è in fondo lo è, perché è questo che succede nel magico mondo delle TPO: i club diventano agenzie e le agenzie fanno affari dispensando ai club le briciole.

    Ma come mai il club Timão intasca soltanto il 5% dalla cessione del “suo” Matheus Pereira? Semplice: perché il 95% dei diritti economici del giocatore non è suo, ma dell’agente Fernando Garcia, boss dell’agenzia brasiliana Elenko Sport (LEGGI QUI). Quest’ultima è stata fondata da reduci del DIS (LEGGI QUI), il fondo dei fratelli Delcir e Ide Sonda, quello che è uscito con le ossa rotte dal trasferimento di Neymar dal Santos al Barcellona. Fra l’altro, Fernando Garcia è fratello di Paulo, consigliere a vita del Corinthians e candidato alla presidenza del club nel 2015. Che Matheus Pereira sia al 95% di Fernando Garcia non è una novità delle ultime settimane. Un post del blog Meu Timão pubblicato il 15 luglio 2015, nei giorni in cui pareva che il ragazzo potesse essere acquisito dallo Sporting Braga manovrato da Jorge Mendes, lo rendeva noto e spiegava come si sia arrivati a questa situazione per tappe progressive (LEGGI QUI).

    La prima tappa si registra a marzo 2014, quando Garcia fa firmare a Matheus Pereira il suo primo contratto col Corinthians ottenendone in cambio e gratuitamente il 30% dei diritti economici. L’articolo riferisce fra l’altro che Matheus Pereira era stato “venduto” a Garcia dai suoi familiari. Tutto normale, in Brasile. Passa un mese, e a aprile 2014 Garcia mette le mani su un altro 30% del ragazzo. Quella quota viene valutata 750 mila reais (185 mila euro), a parziale copertura di un debito da 2 milioni 830 mila reais (700 mila euro) dovuto alla commissione del 10% per la cessione di Cleber all’Amburgo e per un altro, imprecisato debito legato a Ralf. E infine, a luglio 2014, ecco l’ultimo passaggio: il 35% di Matheus Pereira viene ceduto a Garcia con la valutazione di 1 milione di reais (circa 248 mila euro), un importo che viene defalcato dai 3 milioni di reais versati dal Corinthians per prendere il venticinquenne Petros dalla mitica Penapolense, serie D. Superfluo dire che Petros fa parte della scuderia Elenko Sports (LEGGI QUI). Dunque, ci troviamo davanti a un meccanismo molto chiaro: un club indebitato con un agente dagli appoggi molto forti, e che per estinguere il debito gli cede quote crescenti dei talenti migliori. Svendere il futuro per mendicare ossigeno nel presente. Puro Regimental.

    Si dirà che quel post di Meo Timão sia vecchio di quasi un anno e che nel frattempo le cose possano essere cambiate. No. Questo articolo pubblicato il 25 marzo, cioè una settimana fa, dice che la situazione è rimasta quella (LEGGI QUI). Ne consegue che, in seguito alla cessione di Matheus Pereira alla Juventus, un valore di 2 milioni e 375 mila euro prodotto dal calcio finirà fuori dal mondo del calcio per ingrassare il signor Garcia, che dal canto suo per ottenerlo si è limitato a rinunciare a crediti per 433 mila euro. Ma c’è ancora qualcuno pronto a sostenere che fondi d’investimento e TPO/TPI aiutino i club.

    Quanto al ruolo della Juventus, bisogna essere molto chiari: se la transazione avviene col Corinthians (e sarebbe bizzarro che così non fosse) il club bianconero non infrange alcuna regola. Da Torino parte un bonifico da 2 milioni e mezzo di euro con destinazione Corinthians, e cosa poi fa il Corinthians di quei soldi non è affare della Juventus. Diversa è la valutazione politica e morale della vicenda. Perché è un dato di fatto che il 95% di quei denari finisca a Garcia. Marotta non lo sa? Strano, perché a un internauta appena scafato bastano cinque minuti di ricerca su Google per trovare tutti le informazioni che vi ho riportato, e anche di più. Se invece lui e la Juventus sanno, e pur sapendo hanno deciso di andare avanti comunque, se ne prende atto.

    Un’ultima annotazione, giusto per chiarire un altro concetto. Qualcuno salterà su a dire che comunque quei soldi serviranno a dare respiro a un club in crisi. Rispondo che non saprei proprio come 125 mila euro possano essere di beneficio per un club, in cambio di un talento che al momento vale venti volte tanto e forse fra un paio di anni varrà cinquanta volte tanto. Un club che continua a vivacchiare così, appeso alla propria cravatta sull’orlo del precipizio, avrebbe come sola via d’uscita quella di fallire e ripartire da zero. Ma ovviamente sono opinioni personali.

    Pippo Russo ​
    @pippoevai

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