Juventus: Marchisio verso la panchina anche a Verona, Allegri non lo vede più
Max Allegri scioglierà gli ultimi dubbi di formazione solo dopo la riunione tecnica di domani pomeriggio. Tante le cose da valutare, tra un infortunio e l'altro c'è un'ultima settimana in cui si gioca ogni tre giorni prima della sosta. A livello tattico come di uomini sono diverse le situazioni da decifrare: 4-2-3-1 o centrocampo a tre, ad esempio. In ogni caso, stando a quanto trapela da Vinovo, fuori dalla formazione titolare rischia di scivolare ancora una volta Claudio Marchisio. Non è più una novità, ma nemmeno a Verona sembra possa esserci spazio dal 1' per il Principino. Decisione che, se confermata, rivelerebbe senza dubbio alcuno come il vice-Pjanic sia sempre più Rodrigo Bentancur, con Marchisio ulteriormente relegato al ruolo di alternativa.
DIETRO RODRIGO – Un altro Pjanic, forse non c'è. Soprattutto guardando al formato deluxe di questa stagione. Tanto che nell'ultimo ciclo di fuoco, nell'unica occasione in cui Allegri ha dovuto rinunciare al bosniaco dal 1' (Coppa Italia a parte) si è vista una Juve senza regista con l'ultimo atto del 4-2-3-1: esperimento durato poco più di un'ora, ad Atene contro l'Olympiacos. Questa volta però al centrocampo a tre il tecnico bianconero non sembra voler rinunciare, nonostante il pensiero del 4-2-3-1 torni sempre d'attualità soprattutto per provare a tutelare Dybala. E con il centrocampo a tre, il ruolo di regista sembra destinato a Bentancur: in stagione, d'altronde, per ben sei volte era già successo mentre a Marchisio (anche complice l'infortunio di inizio stagione) era toccato fare il playmaker al posto di Pjanic appena due volte. Una situazione, questa, che non piace affatto ad un giocatore che rimane esempio di juventinità oltre che di professionalità. 378 presenze in bianconero fin qui, ma qualcosa sembra essersi rotto nel rapporto con Allegri, forse proprio dopo quello Juve-Palermo che fu l'inizio della fine della vita bianconera di Bonucci. E sul futuro ci si tornerà ad interrogare in vista della prossima stagione: di spazio ce n'è sempre meno, a gennaio gli anni saranno 32 e la voglia di sentirsi un giocatore importante è sempre la stessa o forse di più. Un discorso sempre attuale, sempre di più. Anche se infine dovesse giocare a Verona, la questione cambierebbe poco o nulla.