Juve: |Mani su Vilhena, il gemellino di Pogba
In mano ha il nuovo Pogba e nella manica l’asso Ibrahimovic. Sarà per questo che Mino Raiola al tavolo da poker del calciomercato non perde mai e comanda il gioco, ma ora il più abile e lesto dei procuratori è di nuovo pronto a fare affari con la Juve. Dopo avergli portato a parametro zero (o quasi) il fenomenale centrocampista francese, che Sir Alex Ferguson si è lasciato scappare un anno fa, l’agente di Balotelli è pronto a bissare con un altro talento in erba. Nel famoso incontro con Marotta, andato in scena martedì negli uffici di corso Galileo Ferraris, Raiola ha parlato a lungo di Tonny Emilio Trindade de Vilhena. Un centrocampista mancino dotato di ottima visione di gioco, propenso alla verticalizzazione e con un discreto fiuto del gol. Vilhena, che ha compiuto 18 anni solo due mesi fa, è già un punto fermo nel Feyenoord (18 presenze per 1379’ giocati e 4 gol finora) ed è stato appena convocato dalla nazionale olandese di Van Gaal per i prossimi impegni. A Rotterdam è già un idolo (rinnovo fino al 2016), per il calcio oranje è un punto di riferimento dopo aver fatto vincere per due volte di fila l’Europeo Under 17 alla propria squadra e per gli esperti è tra i 100 migliori giovani calciatori al mondo sotto i 21 anni. «Abbiamo parlato di lui e di altre cose – ammette Mino Raiola -. Tonny piace a tante squadre e tra queste c’è la Juve, che sta portando avanti un progetto importante sui giovani». Non a caso Pogba è finito subito nelle mani di Conte e questa estate verrà plasmato Ousaim Bouy, l’attaccante olandese classe 1993 preso dall’Ajax, prestato al Brescia ed infortunatosi al ginocchio un mese fa (rottura del crociato). «Bouy è forte come Pogba – commenta il suo procuratore -, solo che è stato fermato dalla sfortuna. Tornerà e magari farà coppia nella Juve con Vilhena». Anche se il Milan, principale antagonista dell’operazione, farà di tutto per garantirsi questo centrocampista offensivo del 1995 nato da madre olandese e padre angolano, cresciuto dall’età di 8 anni nel Feyenoord. Il prezzo di Vilhena, dunque, rischia di salire, ma la Juve conta sull’alleanza con Raiola per evitare sorprese. «I rapporti sono ottimi con i bianconeri», sigilla il procuratore che adesso si trova a gestire i mal di pancia parigini di Ibrahimovic. Secondo radiomercato, poi, avrebbe proposto l’attaccante proprio alla Juve per il più clamoroso dei ritorni. «Fantasie – taglia corto Raiola – perché nessuno in Italia può permettersi certe cifre». Allora affare impossibile con la Juve? «No, nel mercato nulla è impossibile». Nega, devia e progetta. L’agente Mino sa sempre cosa fare e come condurre le danze: lo chiamano l’uomo degli affari impossibili e quante volte le sue parole sono state poi smentite dai fatti. «Io la verità non la devo dire ai giornalisti», ride. Anche se da Parigi insistono su un addio anticipato dello svedese con direzione serie A. «Ibra non finirà la carriera al Psg - aggiunge Raiola – e ha sempre considerato l’Italia come la sua seconda patria, ma io non ho mai dichiarato che andrà via in estate. Se poi qualcuno vuole che lui dica “Vive la France”, allora resterà deluso: Zlatan è fatto così. Lui divide i tifosi, anche quelli juventini, ma dà sempre tutto e fa vincere le squadre perché è l’attaccante più forte che c’è». Oltre ad essere quello più pagato, ma questi per Mino sono i dettagli più belli.