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Juve, ma quale scudetto: devi pensare ad arrivare quarta, ne sei capace?
TRE INDIZI FANNO UNA PROVA - L'andamento del campionato della Juve, oltretutto, sembra ormai contrassegnato da una cronicità di episodi che lascia poco spazio ai dubbi sul tipo di torneo che la squadra sta portando avanti: dopo il pareggio di Benevento (fine novembre), che equivale a una sconfitta, la Juve si risolleva e fa una serie di risultati positivi, per poi cadere improvvisamente e fragorosamente contro la Fiorentina (0-3, il 22 dicembre). Dopo di che la storia si ripete: una piccola serie positiva seguita dal black out contro l'Inter, che si impone per 2-0 a San Siro il 17 gennaio. E infine, dopo il ko con i nerazzurri arriva un'altra serie positiva (che comprende anche Supercoppa e Coppa Italia), fino alla sconfitta di ieri con il Napoli, per certi versi clamorosa se si pensa allo stato di forma (e psicologico) con il quale le due squadre si presentavano all'appuntamento.
IL NUOVO OBIETTIVO - Dopo così tante partite, la situazione di classifica della Juve non può più essere un caso, ma inizia a rappresentare in modo inequivocabile la fotografia di questa stagione. Per Pirlo e i suoi giocatori, oltre a una legittima ambizione a rimontare per provare a vincere il decimo scudetto di fila, deve ora scattare anche una presa di coscienza, realistica, di quale possa essere il vero obiettivo (relativamente al campionato) per questo 2020-21. Per chi osserva come noi la situazione, la domanda a questo punto è questa: dopo anni in cui lo scudetto veniva vinto con largo anticipo (e solo in un paio di occasioni in volata), la Juve saprà adattarsi a giocare punto a punto per un obiettivo 'minore'? E lo saprà fare a maggior ragione se e quando andrà avanti in Champions League (il vero obiettivo stagionale)?