Più passa il tempo e più cresce il rimpianto di Del Piero, costretto ad emigrare in Australia dalla Juve di Agnelli che cominciava a sbattergli la porta in faccia un anno fa e non l'ha mai più riaperta.

Più passa il tempo e più la Juve aspetta il primo gol di Bendtner che, in teoria, ha preso il posto del Capitano nell'organico di Conte, ma non c'entra niente con Del Piro tant'è vero che la maglia Numero 10 non la indossa nessuno. 

Più passa il tempo e meno si concede tempo a Sebastian Giovinco che ha la colpa di non essere Del Piero e sente su di sè tutto il peso di un'eredità che rischia d schiacciarlo.

E adesso che, malauguratamente per la Juve, Vucinic è fuori causa in Champions, sarebbe bello se qualcuno, nel club di Agnelli, riconoscesse che è stato un errore divorziare dal fuoriclasse di San Vendemiano. Un imperdonabile errore.

E, per favore, lasciamo stare la solita tiritera dell'età. Totti ha 36 anni ed è appena arrivato a 219 gol in A; Di Natale ha appena compiuto 35 anni e ha già segnato 9 gol nelle prime 13 gare ufficiali dell'Udinese.

Del Piero venerdì 9 novembre compie 38 anni e scoppia di salute, tant'è vero che, alla sua prima assenza nel campionato australiano, il Sydney è stato travolto. A Torino, invece, c'è stato chi gli ha preferito Bendtner, con tutto il rispetto per il danese, ancora a secco.

Ma si può?

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com