Juve, lezione di calcio dal Tottenham: è Allegri ad aver bisogno di un medico!
Dalla modalita' "qualificazione in tasca" e' passata in un attimo a quella "qualificazione a rischio".
Pero' non bisogna arrabbiarsi, tantomeno deprimersi. Ordine tassativo dell'allenatore, che minaccia di chiamare il 118 per far curare da un medico molto, ma molto bravo tutti quelli che pensavano di poter vedere la Juventus battere il Tottenham.
In sintesi: vietato lamentarsi. E vietato pensare di poter vincere la Champions perchè ci partecipano squadre più forti.
Mah...
Partiamo dall'imbattibile Tottenham, 18°nel ranking Uefa (la Juventus è 5°) e quarto in Premier a 20 punti dalla capolista Manchester City (la Juve è 2° in Serie A ad un solo punto di distacco dal Napoli). Ottima squadra, allenata in modo eccellente, dotata di ottime individualità e che pratica un bel gioco, ma con un reparto difensivo da incubo.
Secondo Allegri è da pazzi immaginarsi di poterlo stracciare 4-0 come un Sassuolo o un Crotone qualunque, dimenticando che martedì - dopo appena 9 minuti- gliene aveva già rifilati 2 e, con le colossali occasioni sprecate, avrebbe potuto davvero finire 4-1 già alla fine dei primi 45 minuti.
La Juventus non c'è riuscita per l'imprecisione sotto porta del proprio attaccante piu' forte (migliore in campo lo stesso), facendosi addirittura raggiungere per avere deliberatamente deciso - dopo appena 10 minuti di partita- di gestire il vantaggio e agire di rimessa. Peccato pero' che il controllo della gara lo avesse preso gradualmente in mano il Tottenham e Pochettino si fosse messo ad impartire ad Allegri una vera e propria lezione di calcio.
Lo testimonia l'imbarazzante percentuale del possesso palla a favore degli inglesi: 67% nella 1°parte, 63% nella seconda. Mai successo al JStadium.
Vietato però deprimersi, perchè sempre secondo lui in Champions un 2-2 col Tottenham dovrebbe essere considerato pure un buon risultato.
Un consulto medico da uno molto bravo forse necessiterebbe a chi, dopo aver subito 1 solo gol in 14 partite schierando un centrocampo a tre, improvvisamente decida di rimetterlo a 2, modulo col quale la Juventus-fin quando lo ha utilizzato in campionato- aveva subito 1/2 gol a partita. E infatti, guarda caso, col Tottenham ha incassato tutte insieme le reti prese in 2 mesi.
Ma la cosa ancora più incredibile, da quattro chiacchiere su un lettino, è stata però l'ostinata perseveranza di non voler modificare minimamente l'assetto tattico anche quando la squadra e' andata vistosamente in sofferenza, quasi non ci fossero alternative disponibili.
Possibile che uno a scelta tra Bentancur, Sturaro, Marchisio e Asamoah non potesse dare una mano lì in mezzo a Pjanic e Khedira andati entrambi nel pallone? Non c'era stato detto, proprio in conferenza stampa, che Sturaro era quello più simile a Matuidi? E allora, perchè e' stato mandato in campo solo dopo il pareggio di Eriksen? E perche' un impalpabile Khedira è stato sostituito solo dopo un'ora abbondante di partita?
Forse, quando si vuole evitare di ammettere degli errori (li fanno tutti,anche quelli bravi come Allegri) è piu' conveniente chiamare l'ambulanza per quelli -tantissimi- che storcono il naso e legittimamente si arrabbiano per un assurdo 2-2 in una partita che poteva essere tranquillamente vinta davvero per 4-1.
Va bene la calma, il risparmio delle energie e la gestione razionale della partita, però in Champions come disse un certo Carlitos- fare i "cagon" non paga.