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Juve-Lecce, le pagelle di CM: ci pensa sempre Dybala, che assist per CR7. E De Ligt è il solito gigante
Juventus-Lecce 4-0
Juventus
Szczesny s.v.: rispetto a Bologna scende subito in campo con la spina attaccata, ma non è lui a dover fare gli straordinari.
Cuadrado 6: discontinuo, non soffre se attaccato ma non si trasforma quasi mai nell'attaccante aggiunto che servirebbe. De Ligt 7: nel dubbio, giganteggia. E fa pure gol.
Bonucci 6,5: comanda una difesa che registra il quinto clean sheet consecutivo.
Matuidi 6: gli unici rischi li arreca Rispoli, poi prende le misure e fa il suo.
Bentancur 6,5: causa l'espulsione di Lucioni e in assoluto appare ancora una volta uno dei pochi bianconeri al meglio sia fisicamente che a livello mentale (23' s.t. Ramsey 6: presto tornerà titolare, ma è ancora imballato).
Pjanic 5,5: magari quando sarà conclusa la telenovela dello scambio con Arthur tornerà in sé, perché ora è una fotocopia sbiadita di sé stesso. Prima tutte le azioni passavano dai suoi piedi, ora spesso e volentieri viene direttamente scavalcato dai compagni. Il giudizio resta, anche se finisce 4-0. Rabiot 5,5: è dato in crescita, ma non abbastanza per convincere Sarri a lasciarlo in campo più di 52 minuti (7' s.t. Douglas Costa 6,5: con lui in campo è subito un'altra cosa).
Bernardeschi 5,5: pennella per Cristiano Ronaldo un cross perfetto ma sprecato in rovesciata da CR7, poi però fallisce un gol clamoroso da due passi su assist del portoghese. Nel secondo tempo passeggia sul Lecce come tutta la Juve (32' s.t. Muratore s.v.)
Dybala 7: il meno peggio là davanti nel primo tempo, non incide ma aiuta la manovra. E alla prima palla buona la decide lui con la sua specialità, il giro di sinistro da fuori area, la cosa più bella di questo venerdì sera allo Stadium (32' s.t. Higuain 6,5: one gun, one shot, one goal). Ronaldo 7: si divora un gol clamoroso di testa e spreca anche tante altre occasioni. È però lesto nel gestire in maniera perfetta l'errore di Shakhov trasformandolo nell'assist per Dybala. Quella è la giocata che lo sveglia, poi si procura e trasforma il rigore della sicurezza, cerca la doppietta, infine inventa per Higuain.
All. Sarri 6: è in testa con il massimo vantaggio stagionale e ora lo scudetto può solo perderlo la Juve, eppure la sensazione è sempre di uno spettacolo che non appare come dovrebbe essere. Anche contro il Lecce la prestazione è stata deludente per lunghi tratti, poi con la superiorità numerica arriva l'assedio e la vittoria netta.
Lecce
Gabriel 6,5: fa quel che può.
Rispoli 6: è lui a rendersi maggiormente pericoloso tra i suoi, cattivo quanto basta in difesa
Vera 5,5: Ronaldo fallisce tante conclusioni a botta sicura, per colpa sua più che per merito del difensore leccese (32' s.t. Calderoni s.v.)
Lucioni 5: un'espulsione che nasce da un suo errore tecnico clamoroso e rovina una prestazione che fin qui vede nel libero del Lecce forse il migliore in campo
Paz 5: fisicamente soffre, ma viene guidato dai compagni.
Donati 6: benissimo in avvio su Cuadrado e Bernardeschi, tiene botta anche da centrale fino all'ingresso di Rossettini. Petriccione 6: regge il duello con Rabiot anche fisicamente (1' s.t. Rossettini 4,5: non è efficace e regala a Ronaldo il rigore che chiude la partita, per poi regalare a De Ligt il gol del 4-0).
Tachtsidis 6: diga davanti alla difesa, nonostante la pressione cerca sempre di riavviare la manovra con un tocco solo.
Mancosu 6: se la vede con Bentancur, brutto compito per chiunque, ma ha l'esperienza per reggere il colpo (27' s.t. Barak 5,5: servirà in altre circostanze).
Falco 5,5: folletto tra i giganti, più di tanto non può fare (18' s.t. Babacar 5,5: spezzone per accumulare minuti quando ormai non c'è più nulla da dire). Shakhov 4,5: alla fine della sua partita rimarrà lo sciagurato passaggio d'esterno che regala il vantaggio alla Juve.
All. Liverani 5,5: il Lecce sembrava una vittima sacrificale, senza punte e senza speranze. Invece parte forte, si chiude bene e vola in contropiede senza paura. Solo l'espulsione di Lucioni esaspera le differenze tecniche con la Juve, una partita preparata benissimo ma che dura mezzora.