Juve, le scelte di Allegri anti-Benfica: Di Maria c'è ma va in panchina, sarà 3-5-2 con Vlahovic e Milik in attacco
Nicola Balice
Intanto Angel Di Maria c'è. Ed è già una bella notizia per Max Allegri, che nel frattempo ha perso pure Alex Sandro e non ha recuperato né Manuel Locatelli né Adrien Rabiot. Intanto Di Maria c'è, ma salvo cambi di programma partirà dalla panchina, perché i precedenti non sono stati confortanti e nuove forzature non sembrano essere troppo gradite nemmeno al giocatore: ma poterlo utilizzare a partita in corso è già qualcosa di buono per Allegri, costretto ad affrontare la partita con il Benfica con il piglio di chi non può comunque sbagliare. Il contesto poi è quello che è, il disastro Var del match con la Salernitana da un lato ha tolto due punti e dall'altro ha ricompattato l'ambiente che si sente senza eccezioni defraudato, ma non cancella tutti quei limiti emersi in maniera impietosa proprio domenica sera come sottolineato dagli assordanti fischi che hanno accompagnato la Juve all'intervallo. L'occasione per reagire è questa, con Allegri che si affida così alle vecchie-nuove certezze di un 3-5-2 che ha lanciato segnali di solidità quando utilizzato recentemente. LE SCELTE – Contro il Benfica si va quindi verso una formazione, quella provata alla vigilia, che vede ancora Mattia Perin in porta (ma non si esclude un recupero last minute di Wojciech Szczesny), Gleison Bremer, Leonardo Bonucci e Danilo in difesa, Juan Cuadrado, Weston McKennie, Leandro Paredes, Fabio Miretti e Filip Kostic in mediana, con Arek Milik e Dusan Vlahovic in attacco. E Di Maria? Dodicesimo uomo pronto a fare la differenza a partita in corso.