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    Juve, le pagelle di CM: McKennie c'è, Kulusevski fa il gregario, De Sciglio e Alex Sandro rovinano tutto

    Juve, le pagelle di CM: McKennie c'è, Kulusevski fa il gregario, De Sciglio e Alex Sandro rovinano tutto

    • Nicola Balice
    Inter-Juventus 2-1

    Juventus

    Perin 6,5:
    nel primo tempo l'Inter arriva da tutte le parti, lui resta sempre piantato sulla linea di porta ma non è chiamato a interventi particolari. Perfetto sul colpo di testa di Dumfries al 14' della ripresa.
    De Sciglio 5: è quello del gol alla Roma o questo dello sciagurato fallo da rigore?
    Rugani 6: sovrastato e titubante in avvio, oltre il ruolo dell'alternativa forse non può andare sul lungo periodo. Però quando la Juve si organizza riesce a fare il suo. All'ultimo respiro è spiazzato dalla follia di Alex Sandro.
    Chiellini 6,5: lo spirito, quello giusto, ce l'ha solo lui. Lotta da solo contro tutti, il miracolo sull'errore di Alex Sandro però non gli riesce.
    Alex Sandro 4: macchinoso e impreciso, uno dei misteri di questi anni è la sua involuzione di rendimento. Quello che combina alla fine della partita è incomprensibile.
    Locatelli 6: l'Inter va al doppio della Juve, prova a fare filtro come può (1' pts Bentancur 6: ha mezz'ora da mezzala, la trascorre senza infamia e senza lode)
    Rabiot 6: servono guerrieri, lui sembra sempre in ciabatte. Ma evidentemente segue il compito che gli assegna Allegri alla lettera se rimane in campo fino alla fine.
    Bernardeschi 6: tenuto a riposo a Roma come Rabiot, ci mette un tempo per entrare in partita ma comunque non incide nemmeno quando potrebbe (34' st Arthur 6: ora Allegri almeno lo tiene in considerazione, troppo tardi considerando il forcing dell'Arsenal?).
    Kulusevski 6: preferito a Dybala per appiccicarsi su Brozovic, non è che il ruolo di mediano sulla trequarti possa permettergli di esaltarsi (29' st Dybala 5,5: chissà se alla fine si stuferà di una gestione come un giocatore qualunque, in campo e nelle dichiarazioni di Arrivabene. Eppure era stato incoronato come l'uomo al centro del progetto: tenuto fuori col Napoli proprio in vista della doppia sfida di Roma e Milano poi resta a guardare per 74 minuti in Supercoppa. Però non entra col piglio giusto).
    McKennie 7: al posto giusto nel momento giusto, i problemi della Juve vanno cercati altrove.
    Morata 6: in area di rigore si vede quasi mai, quando si allarga però sa farsi notare e mezzo gol di McKennie è pur sempre suo (42' st Kean 5: entra e dovrebbe dare tutto. Forse lo fa, ma è comunque molto poco).

    All. Allegri 5,5: dopo l'1-1 del campionato era forse l'unico soddisfatto, ripropone lo stesso copione con una squadra ancor più in emergenza. Specula sul gioco nerazzurro e rischia l'imbarcata già in avvio, passa in vantaggio e riconsegna il pallino all'Inter. Ma se l'obiettivo era quello di resistere fino a un quarto d'ora dalla fine per cambiare copione, obiettivo raggiunto. L'errore di Alex Sandro non poteva di sicuro prevederlo. Parafrasando le sue parole della vigilia, così può vincere una partita o due, ma la Juve deve essere altra cosa anche con questi giocatori. 


     

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