Juve, le pagelle di CM: Douglas Costa e Dybala show, Pjanic è una sentenza
Juventus
BUFFON 7: c'è sempre una prima volta, anche a quarant'anni e a pochi passi dal ritiro. La sua prima volta è quella nella finale di Coppa Italia con la maglia della Juve. E la vive parando tutto quello che gli passa a tiro
CUADRADO 6.5: in fase di spinta è un fattore pur non riuscendo sempre a crossare coi giri giusti, dietro Calhanoglu gli crea qualche grattacapo. Ma Cuadrado terzino potrebbe essere la soluzione anche in ottica mercato.
BARZAGLI 6.5: mette ordine e non si lascia intimorire dalla giovane spavalderia di Cutrone
BENATIA 8: si riscatta dagli ultimi errori con la doppietta che vale la Coppa Italia, è lui ad infiammare l'Olimpico bianconero. Guardando anche al gol da tre punti in campionato con la Roma, i bei ricordi evidentemente lo esaltano.
ASAMOAH 6.5: titolare, ancora una volta. La Juve sta perdendo un attore non protagonista di fondamentale importanza
KHEDIRA 6.5: collante fondamentale nonostante qualche sbavatura nel primo tempo.
PJANIC 7.5: Allegri si infuria quando non verticalizza bloccando una ripartenza nel primo tempo, ma il bosniaco davanti alla difesa detta i tempi di ogni azione con precisione e personalità. Dai suoi corner nasce la goleada dell'Olimpico, ogni calcio d'angolo diventa un rigore in movimento (87' MARCHISIO ng).
MATUIDI 7: è una molla, non molla niente e non regala un solo centimetro
DYBALA 7.5: innesca un duello con Donnarumma che vede ogni sua intuizione infrangersi sui guantoni del portiere rossonero, non trova il gol ma è in partita e spacca puntualmente la difesa rossonera. Esce tra gli applausi (83' HIGUAIN ng).
MANDZUKIC 6.5: fa a sportellate con Bonucci e Romagnoli, agevolando il lavoro alle sue spalle di Dybala e Douglas Costa. C'è il suo zampino, anzi la sua testa, sul gol del 3-0
DOUGLAS COSTA 8: scatenato, anche questa sera. Un pericolo costante, il gol è un gentile omaggio di Donnarumma ma anche un premio meritatissimo (73' BERNARDESCHI ng).
All. ALLEGRI 8: quattro Coppe Italia di fila accompagnano quattro scudetti, la mentalità vincente è una cosa che non si compra. Lui e la Juve insieme hanno portato all'ennesima potenza il concetto bonipertiano che “vincere non è importante ma l'unica cosa che conta”. Il risultato forse è bugiardo, il dominio del suo ciclo alla Juve è sincero e totale. Ed ancora una volta non è affatto banale, la formazione di questa sera lo conferma per l'ennesima volta.
@NicolaBalice