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    Lazio-Juve, le pagelle di CM: Di Maria nel deserto, Vlahovic in crisi. Luis Alberto fa un capolavoro

    Lazio-Juve, le pagelle di CM: Di Maria nel deserto, Vlahovic in crisi. Luis Alberto fa un capolavoro

    • Tommaso Fefè e Nicola Balice
    Lazio-Juventus 2-1

    Provedel 6: R
    abiot interrompe la sua imbattibilità dopo 607 minuti. Aveva anche fatto un doppio miracolo sul colpo di testa del francese, ma non è bastato. Poco male per il risultato. Nel finale, sicuro nelle uscite per tenere al sicuro la porta.

    Marusic 6,5: deve tenere a bada un brutto cliente come Kostic, per questo può spingere poco in avanti. Il lavoro di copertura sul serbo però è superlativo.

    Casale 6,5: non si lascia mettere sotto dalla fisicità di Vlahovic e ne limita la pericolosità giocando bene sugli anticipi.

    Romagnoli 5,5: macchia una buona prestazione perdendosi Rabiot in area in occasione del gol del pari.

    Hysaj 6: non sempre preciso, ma comunque efficace il suo lavoro tanto in copertura, quanto in costruzione.

    Milinkovic 7: uomo ovunque della Lazio. Si mangia tre buone occasioni nei primi 20 minuti, ma poi sblocca di prepotenza la partita. È tornato il leader del centrocampo che Sarri ha tanto aspettato in questi mesi.

    Cataldi 6,5: gran lavoro di interdizione su Di Maria e Rabiot. La difesa soffre poco anche grazie al suo filtro (dal 24’ s.t. Vecino 6: muscoli e fiato nel momento più delicato del match).

    Luis Alberto 7: metronomo del centrocampo. La manovra passa sempre dai suoi piedi e di palloni ne sbaglia davvero pochi. Meraviglioso l’assist di tacco per il 2-1 di Zaccagni.

    Felipe Anderson 6,5: si accende a sprazzi, ma quando lo fa semina sempre il panico. Da una delle sue accelerazioni nasce l’azione del gol del 2-1.

    Immobile 5,5: non ha spazio al centro per poter provare a pungere in alcun modo. Nel primo tempo ha trovato anche un super Szczesny sull’unico tiro in porta che è riuscito a provare (dal 19’ s.t. Pedro 5,5: un paio di accelerazioni e poco altro. Non punge come ci si aspettava).

    Zaccagni 7,5: dopo 30 secondi Cuadrado lo sdraia la prima volta. E’ lui la spina nel fianco della Juve per tutto il match. Infatti è suo l’assist per il gol del momentaneo 1-0. E il gol del 2-1 è un capolavoro, suo e di tutti i compagni di reparto (dal 38’ s.t. Basic sv).


    All. Sarri 7: la Lazio tiene costantemente il pallino del gioco ed è brava a non andare in confusione contro il catenaccio totale degli uomini di Allegri. Non si disunisce dopo l’1-1 e porta a casa con maturità una vittoria pesante nella corsa Champions. Juventus 

    Juventus

    Szczesny 6
    : fa quel che può, sui gol non può fare molto di più.

    Gatti 6: finisce per dover provare a mettere una toppa su tutti quei buchi che la coperta corta bianconera scopre di avere.

    Bremer 5,5: dovrebbe guidare la difesa, si fa notare solo nell'area avversaria in maniera virtuosa ispirando il gol in tapin di Rabiot.

    Alex Sandro 5: insufficiente, non per il duello perso con Milinkovic che lo spinge quando trova il gol dell'1-0. È complessivamente un rientro deludente, difficile, quasi disastroso. E poi guarda Felipe Anderson metterla in mezzo per il 2-1 senza opporre resistenza.

    Cuadrado 5: la Lazio è sulla sinistra che costruisce il suo successo, pure graziato dall'arbitro quando era già ammonito (25' st Danilo 6: turno di riposo programmato per lui, la sua assenza si è fatta sentire tremendamente).

    Fagioli 6: sta scoprendo l'importanza del lavoro sporco, si nota poco ma anche perché rispetto ad altri non sbaglia nulla (41' st Miretti sv).

    Locatelli 5: serata storta, in ritardo, nervoso, fuori fase e fuori partita (18' st Paredes 6: era finito fuori dai radar, in una gara così Landucci lo getta nella mischia e in realtà aiuta la Juve almeno a provare a mettere ordine).

    Rabiot 6,5: non è lui a mollare, non è lui a deludere. Anzi, la prende per mano nei momenti di difficoltà, un altro gol, un'altra prestazione di qualità e sostanza. Ora è un top player che gioca in una Juve che è sempre meno un top team.

    Kostic 5: non pervenuto, serbatoio in rosso fin dai primi minuti (18' st Chiesa 6,5: la Juve deve fare qualcosa di più, qualcosa di diverso. Quando si accende sa creare sempre pericoli).

    Di Maria 6,5: gioca a calcio come nessuno in questa Juve, forse come nessuno in questo campionato. Gli manca il guizzo, forse perché a tratti sembra predicare nel deserto.

    Vlahovic 5: il mistero si infittisce, non lesina impegno ma non dialoga realmente coi compagni e continua a non trovare il gol. Su azione manca da due mesi, manca da 848 minuti. Se non è crisi, allora cos'è? (18' st Milik 6: con lui in campo la Juve gioca meglio, non è una novità).


    All. Allegri 5,5 (in panchina Landucci): Max sta male, è rimasto a Torino. A giudicare dall'avvio, la Juve invece è rimasta quantomeno negli spogliatoi. Poi reagisce, poi si riperde. E solo quando cambia tutto col 4-3-3 sembra poter davvero mettere in difficoltà la Lazio.

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