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Juve, le cessioni degli esuberi per sbloccare il colpo a centrocampo. La verità su Kessie
La conferma di Rabiot, prima di tutto. Ma anche la rinuncia a Paredes - per il quale non è stato esercitato il diritto di riscattarlo per strapparlo a titolo definitivo al Paris Saint-Germain - e i tagli di natura tecnica e soprattutto economica per Arthur, Zakaria e probabilmente McKennie (nonostante la presenza del giocatore rientrato dal prestito al Leeds nella tournée statunitense), che non rientrano nel progetto tecnico affidato guidato da Massimiliano Allegri e Cristiano Giuntoli. In attesa che qualcosa di molto grande - vedi Vlahovic - si sblocchi nel reparto d'attacco, le mosse più significative e stringenti del mercato della Juventus si concentrano in questo momento sul centrocampo.
JUVE, POGBA TRA ARABIA SAUDITA E STATI UNITI
FATTORE POGBA - Una zona del campo nella quale il tecnico bianconero è dovuto spesso ricorrere nell'ultima stagione a due belle sorprese, soprattutto perché prodotti del settore giovanile, come Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, ma dove è mancata in maniera evidente la presenza costante sul piano del rendimento di un nazionale come Manuel Locatelli e più in generale di un calciatore capace di abbinare qualità e fisicità. E di innalzare il livello complessivo di tutta la rosa. Nei piani della vecchia dirigenza quel compito avrebbe dovuto assolverlo un certo Paul Pogba, che da ago della bilancia in senso positivo si è rivelato sin qui un pesante fordello per i conti del club e una presenza assolutamente impalpabile nelle dinamiche di squadra alla luce dei ripetuti problemi fisici e di una gestione di se stesso che ha creato frizioni col club. I rumors insistenti in direzione Arabia Saudita non attecchiscono e il calciatore francese, pur avendo ripreso la preparazione con largo anticipo rispetto ai compagni e prendendo parte alla tournée americana, almeno nell'immediato non sarà ancora a disposizione di Allegri.
LE MANOVRE DEL REAL PER VLAHOVIC
L'INCROCIO CON KESSIE - Da questi dati di fatto nascono le riflessioni in seno all'area tecnica juventina sulla necessità di assestare un colpo importante in questo preciso settore del campo e se per il sogno ormai tramontato Milinkovic-Savic non ci sono stati i tempi tecnici e soprattutto i milioni di euro necessari per scongiurare il suo addio alla Serie A e l'approdo in Medio Oriente, Cristiano Giuntoli sta studiando già da diverse settimane come muoversi per correre ai ripari. Nascono in questa ottica i rumors sull'interessamento per Franck Kessie, prossimo avversario dei bianconeri nel primo appuntamento in terra statunitense (domenica 23 luglio, ore 4.30 italiane) e probabile oggetto di chiacchierata con la delegazione blaugrana presente a San Francisco. Una pista comunque ad oggi fredda, per la volontà del calciatore ivoriano (sotto contratto fino a giugno 2026 e con un ingaggio da 7 milioni netti a stagione) di convincere Xavi a puntare su di lui anche in questa stagione e di valutare eventualmente altre destinazioni - Premier League - nel caso in cui la cessione si rendesse necessaria per le casse tutt'altro che floride della società catalana. Teoricamente attiva sul mercato in entrata - come dimostra la definizione degli affari Gundogan, Inigo Martinez, Vitor Roque e Oriol Romeu - ma impossibilitata a procedere ai tesseramenti fin quando non riuscirà ad abbassare il tetto salariale attraverso alcune rinunce. Tra cui quella a titolo definitivo dell'ex giocatore di Kessie, per il quale la Juve è pronta a cambiare le condizioni, non prima di aver concluso quelle cessioni necessarie per garantire quella sostenibilità che per i dirigenti della Juve è diventato un imperativo categorico.
JUVE, POGBA TRA ARABIA SAUDITA E STATI UNITI
FATTORE POGBA - Una zona del campo nella quale il tecnico bianconero è dovuto spesso ricorrere nell'ultima stagione a due belle sorprese, soprattutto perché prodotti del settore giovanile, come Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, ma dove è mancata in maniera evidente la presenza costante sul piano del rendimento di un nazionale come Manuel Locatelli e più in generale di un calciatore capace di abbinare qualità e fisicità. E di innalzare il livello complessivo di tutta la rosa. Nei piani della vecchia dirigenza quel compito avrebbe dovuto assolverlo un certo Paul Pogba, che da ago della bilancia in senso positivo si è rivelato sin qui un pesante fordello per i conti del club e una presenza assolutamente impalpabile nelle dinamiche di squadra alla luce dei ripetuti problemi fisici e di una gestione di se stesso che ha creato frizioni col club. I rumors insistenti in direzione Arabia Saudita non attecchiscono e il calciatore francese, pur avendo ripreso la preparazione con largo anticipo rispetto ai compagni e prendendo parte alla tournée americana, almeno nell'immediato non sarà ancora a disposizione di Allegri.
LE MANOVRE DEL REAL PER VLAHOVIC
L'INCROCIO CON KESSIE - Da questi dati di fatto nascono le riflessioni in seno all'area tecnica juventina sulla necessità di assestare un colpo importante in questo preciso settore del campo e se per il sogno ormai tramontato Milinkovic-Savic non ci sono stati i tempi tecnici e soprattutto i milioni di euro necessari per scongiurare il suo addio alla Serie A e l'approdo in Medio Oriente, Cristiano Giuntoli sta studiando già da diverse settimane come muoversi per correre ai ripari. Nascono in questa ottica i rumors sull'interessamento per Franck Kessie, prossimo avversario dei bianconeri nel primo appuntamento in terra statunitense (domenica 23 luglio, ore 4.30 italiane) e probabile oggetto di chiacchierata con la delegazione blaugrana presente a San Francisco. Una pista comunque ad oggi fredda, per la volontà del calciatore ivoriano (sotto contratto fino a giugno 2026 e con un ingaggio da 7 milioni netti a stagione) di convincere Xavi a puntare su di lui anche in questa stagione e di valutare eventualmente altre destinazioni - Premier League - nel caso in cui la cessione si rendesse necessaria per le casse tutt'altro che floride della società catalana. Teoricamente attiva sul mercato in entrata - come dimostra la definizione degli affari Gundogan, Inigo Martinez, Vitor Roque e Oriol Romeu - ma impossibilitata a procedere ai tesseramenti fin quando non riuscirà ad abbassare il tetto salariale attraverso alcune rinunce. Tra cui quella a titolo definitivo dell'ex giocatore di Kessie, per il quale la Juve è pronta a cambiare le condizioni, non prima di aver concluso quelle cessioni necessarie per garantire quella sostenibilità che per i dirigenti della Juve è diventato un imperativo categorico.