Lapo Elkann scrive a Buffon: 'Rimani, la Juve e il calcio hanno bisogno di te'
Marco Bernardini
Lapo Elkann è un vulcano sempre acceso. Ribolle di idee e di sogni magmatici che la sua passione di uomo curioso della vita e la sua abilità artistico-imprenditoriale provvederanno a rendere reali. Sempre in corsa contro il tempo. Perennemente “ovunque” anche per dribblare la noia. Proprio come nonno Gianni. Un caffè al volo, per esempio. In piedi, davanti al bancone del bar allestito in quello che grazie a lui e alla sua fantasia è ormai diventato il luogo d’eccellenza per la Milano non più “da bere” ma da poter “gustare” guidati dal senso dell’arte e della cultura in senso ampio per un viaggio che lega il passato al futuro. A corredo, non secondario, la cucina del “maitre” Carlo Cracco a costo assolutamente ragionevole. L’alloure, insomma, può e deve essere anche al servizio delle persone comuni. Lo incontro, per la prima colazione, nel suo Garage Italia Coustoms di Piazzale Accursio che era la palazzina a due piani voluta nel 1953 da Enrico Mattei per Agip Supercortemaggiore e che ora è una sorta di tempio dedicato alla “grande bellezza” sintetizzata da esposizioni di automobili d’antan e motociclette e da invenzioni stilistiche assortite che lasciano davvero senza fiato.