Juve, la stagione di Pogba inizia oggi: il punto sul futuro e l'idea di un nuovo ruolo
Prima degli altri, in largo anticipo per provare a recuperare il troppo terreno perduto. La stagione 2023/2024 di Paul Pogba inizia oggi, dopo un giugno di duro lavoro che proseguirà anche in questi primi giorni di luglio per mettersi come minimo in pari con gli altri. Anche se l'obiettivo del centrocampista francese classe '93 è di arrivare al giorno del raduno - fissato per il 10 luglio - in condizioni migliori del resto del gruppo: per dare un segnale a se stesso dopo un'annata caratterizzata dagli infortuni ma anche al mondo Juve, che di questi tempi un anno lo attendeva come il salvatore (o il figliol prodigo, se preferite) e che oggi si interroga su cosa il Polpo possa ancora essere.
ALTA FEDELTA' - La determinazione non manca, l'entusiasmo nemmeno e la voglia di riscatto può essere un propellente niente male, come ha confermato nei giorni scorsi pure il suo agente Rafaela Pimenta nel recentissimo blitz alla Continassa, in cui è stato ribadito il forte attaccamento di Pogba al club bianconero e il secco rifiuto ad ipotesi esotiche come il possibile trasferimento nella ricchissima Arabia Saudita, divenuto il nuovo Eldorado del calcio mondiale. Il calciatore francese voleva fortemente tornare a Torino un anno fa, alla conclusione naturale del suo rapporto col Manchester United, e ritiene di avere un debito di riconoscenza da pagare nei confronti di chi - al netto dei tanti problemi fisici delle ultime 2-3 stagioni - se l'è sentita di scommettere ancora su di lui. Pogba ha firmato un contratto con la Vecchia Signora fino a giugno 2026 ed è intenzionato a rispettare la parola data, forte anche di un contratto da 7 milioni di euro netti a stagione che rappresentano la firma su un investimento rischioso ma convinto da parte della stessa Juve.
UN NUOVO POGBA - Che magari nelle prossime settimane, non appena il futuro responsabile dell'area tecnica Cristiano Giuntoli avrà preso contatto con la sua nuova dimensione e con Massimiliano Allegri, prevederà un confronto per costruire le migliori condizioni tecniche per il recupero di Pogba. Perché no, ipotizzando anche una collocazione tattica differente rispetto alle abitudini: più libero da compiti difensivi, meno centrocampista e forse più trequartista, per valorizzarne al meglio le qualità da rifinitore e verosimilmente non gravarlo troppo dal punto di vista atletico almeno fino a quando non saranno arrivate risposte soddisfacenti sulla propria condizione. Con queste premesse inizia oggi la nuova stagione dell'ex campione del mondo, un'annata particolare e tuttora ricca di incognite, per lui come per la Juve. Che, dopo l'addio di un altro senatore come Cuadrado e la precarietà sempre più conclamata di Bonucci ed Alex Sandro, rischia di essere insieme a Szczesny e Danilo uno dei pochi reduci di una vecchia guardia sempre più ai margini.
ALTA FEDELTA' - La determinazione non manca, l'entusiasmo nemmeno e la voglia di riscatto può essere un propellente niente male, come ha confermato nei giorni scorsi pure il suo agente Rafaela Pimenta nel recentissimo blitz alla Continassa, in cui è stato ribadito il forte attaccamento di Pogba al club bianconero e il secco rifiuto ad ipotesi esotiche come il possibile trasferimento nella ricchissima Arabia Saudita, divenuto il nuovo Eldorado del calcio mondiale. Il calciatore francese voleva fortemente tornare a Torino un anno fa, alla conclusione naturale del suo rapporto col Manchester United, e ritiene di avere un debito di riconoscenza da pagare nei confronti di chi - al netto dei tanti problemi fisici delle ultime 2-3 stagioni - se l'è sentita di scommettere ancora su di lui. Pogba ha firmato un contratto con la Vecchia Signora fino a giugno 2026 ed è intenzionato a rispettare la parola data, forte anche di un contratto da 7 milioni di euro netti a stagione che rappresentano la firma su un investimento rischioso ma convinto da parte della stessa Juve.
UN NUOVO POGBA - Che magari nelle prossime settimane, non appena il futuro responsabile dell'area tecnica Cristiano Giuntoli avrà preso contatto con la sua nuova dimensione e con Massimiliano Allegri, prevederà un confronto per costruire le migliori condizioni tecniche per il recupero di Pogba. Perché no, ipotizzando anche una collocazione tattica differente rispetto alle abitudini: più libero da compiti difensivi, meno centrocampista e forse più trequartista, per valorizzarne al meglio le qualità da rifinitore e verosimilmente non gravarlo troppo dal punto di vista atletico almeno fino a quando non saranno arrivate risposte soddisfacenti sulla propria condizione. Con queste premesse inizia oggi la nuova stagione dell'ex campione del mondo, un'annata particolare e tuttora ricca di incognite, per lui come per la Juve. Che, dopo l'addio di un altro senatore come Cuadrado e la precarietà sempre più conclamata di Bonucci ed Alex Sandro, rischia di essere insieme a Szczesny e Danilo uno dei pochi reduci di una vecchia guardia sempre più ai margini.