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Juve: la rivoluzione passa dagli scambi
In casa Juventus è sempre più forte la convinzione di cedere soltanto per cifre fuori dalla norma Paul Pogba per ristrutturare una squadra che ha bisogno di diversi innesti di qualità per tentare l'assalto alla Champions League. Ma l'orientamento della dirigenza bianconera è di fare buon uso dei 60-70 milioni di euro che Paris Saint Germain, Real Madrid, Bayern Monaco o Manchester United metterebbero sul piatto per il centrocampista francese, e Beppe Marotta ha già ben chiara in testa la strategia per rafforzare la squadra senza mettere mano interamente al tesoretto.
VIA DUE PUNTE PER PALETTA E LULIC - Per completare il reparto dei centrali difensivi, il parmense Gabriel Paletta ha scavalcato per gradimento tecnico e possibilità di mercato l'interista Ranocchia e per l'italo-argentino la Juventus proverà a mettere sul piatto un gradito cavallo di ritorno per Ghirardi, quel Sebastian Giovinco rilanciato da Conte in questo finale di campionato e autore di 22 gol nei due campionati giocati in gialloblù. Per le corsie esterne, si va verso la riconferma di Isla come alternativa di Lichtsteiner in virtù degli accordi presi con l'Udinese, mentre a sinistra il nome più caldo è quello di Senad Lulic della Lazio, valutato circa 8 milioni di euro e per il quale i bianconeri sono pronti a mettere sul piatto il cartellino di Fabio Quagliarella, che già a gennaio ha sfiorato il biancoceleste.
TUTTI I NOMI PER POGBA - Grosse manovre sono previste anche tra centrocampo e attacco, i due reparti maggiormente coinvolti dall'operazione Pogba. Il Paris Saint Germain ha in rosa almeno tre calciatori che fanno gola, Marco Verratti e il '95 Adrien Rabiot per la mediana e l'attaccante esterno brasiliano Lucas, che con Blanc continua a trovare poco spazio e che sarebbe invece perfetto per il 4-3-3 che ha in mente Conte. Il Bayern Monaco, l'ultima formazione in ordine di tempo entrata in corsa per il transalpino, ha invece nel bomber croato Mario Mandzukic e l'esterno svizzero Shaqiri le contropartite tecniche ideali per abbassare la valutazione cash. Situazione pressochè analoga con le ipotesi Real Madrid e Manchester United: i blancos "offrono" Fabio Coentrao e Alvaro Morata, i Red Devils hanno invece in Robin Van Persie, oggetto dei desideri juventini due anni fa, la carta giusta per convincere Agnelli a cedere Pogba, che a Manchester ancora rimpiangono.
VIA DUE PUNTE PER PALETTA E LULIC - Per completare il reparto dei centrali difensivi, il parmense Gabriel Paletta ha scavalcato per gradimento tecnico e possibilità di mercato l'interista Ranocchia e per l'italo-argentino la Juventus proverà a mettere sul piatto un gradito cavallo di ritorno per Ghirardi, quel Sebastian Giovinco rilanciato da Conte in questo finale di campionato e autore di 22 gol nei due campionati giocati in gialloblù. Per le corsie esterne, si va verso la riconferma di Isla come alternativa di Lichtsteiner in virtù degli accordi presi con l'Udinese, mentre a sinistra il nome più caldo è quello di Senad Lulic della Lazio, valutato circa 8 milioni di euro e per il quale i bianconeri sono pronti a mettere sul piatto il cartellino di Fabio Quagliarella, che già a gennaio ha sfiorato il biancoceleste.
TUTTI I NOMI PER POGBA - Grosse manovre sono previste anche tra centrocampo e attacco, i due reparti maggiormente coinvolti dall'operazione Pogba. Il Paris Saint Germain ha in rosa almeno tre calciatori che fanno gola, Marco Verratti e il '95 Adrien Rabiot per la mediana e l'attaccante esterno brasiliano Lucas, che con Blanc continua a trovare poco spazio e che sarebbe invece perfetto per il 4-3-3 che ha in mente Conte. Il Bayern Monaco, l'ultima formazione in ordine di tempo entrata in corsa per il transalpino, ha invece nel bomber croato Mario Mandzukic e l'esterno svizzero Shaqiri le contropartite tecniche ideali per abbassare la valutazione cash. Situazione pressochè analoga con le ipotesi Real Madrid e Manchester United: i blancos "offrono" Fabio Coentrao e Alvaro Morata, i Red Devils hanno invece in Robin Van Persie, oggetto dei desideri juventini due anni fa, la carta giusta per convincere Agnelli a cedere Pogba, che a Manchester ancora rimpiangono.