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Juve, Dybala: 'Stiamo facendo qualcosa di unico, ora Cardiff'. Festa nel centro di Torino FOTO E VIDEO
BENATIA - Il difensore Medhi Benatia si vanta su Twitter per un primato: "Fiero di essere il primo marocchino a vincere uno Scudetto!".
Champion d'Italie
— MBenatia5 (@MedhiBenatia) 21 maggio 2017
Une vraie fierté d'être le 1er Marocain à remporter un Scudettoavec une équipe prestigieuse comme la @juventusfc pic.twitter.com/1Dgyt9T1nt
MARCHISIO - Anche il centrocampista Claudio Marchisio ha celebrato lo Scudetto con un post sul proprio profilo Instagram: "Non sono riuscito a trattenere le lacrime, questa volta proprio NO! Perché l'anno scorso non ero presente, perché questo scudetto è il sesto di fila, perché ogni scudetto è importante come il primo, perché festeggiarlo insieme a VOI è sempre qualcosa di unico e magico!! Siamo nella storia, fino alla fine forza Juventus".
CHIELLINI - Il difensore Giorgio Chiellini ha festeggiato con una foto sul proprio profilo Twitter: "Dopo la terza Coppa Italia di seguito, il sesto scudetto consecutivo. Siamo leggenda! Avanti così!!!".
Dopo la terza Coppa Italia di seguito, il sesto scudetto consecutivo. Siamo leggenda! Avanti così!!! #le6end pic.twitter.com/uBAaiIyLqL
— Giorgio Chiellini (@chiellini) 21 maggio 2017
LA CARICA DI BARZAGLI - "Il mio sesto Scudetto? E’ stato un camino bellissimo pieno di gioie, di grande lavoro ma siamo qui a festeggiare uno Scudetto dopo anni di grande mentalità. La società è stata bravissima, ha lanciato tutti noi e siamo contenti. Ora prepareremo la finale al meglio, le motivazioni non mancheranno e spingeremo al massimo per farci trovare pronti. Champions traguardo finale? Non lo so, spero che vada bene la Champions innanzitutto. Questa coppa è un traguardo che inseguiamo da molti anni, sarebbe la bellissima conclusione di questi sei anni. Ma al di là di come andrà la finale, anche nella prossima stagione ripartiremo per vincere. La cosa fondamentale di questi anni, al di là di noi che siamo qui da tanti anni, è che c’è una grande apporto dai nuovi. Quest’anno sono arrivati Pjanic e Higuain che non avevano mai vinto, Dani Alves che ha già vinto ma si è rimesso subito in gioco. Ogni anno la mentalità si rinnova e continui: quando non ci sarà più quella sarà giusto lasciare per qualcun altro che ha più fame. E’ bello vincere, ma ci piace ancora di più continuare a vincere".
LA GIOIA DI DYBALA- L'attaccante della Juventus Paulo Dybala ha parlato a Premium Sport al termine del match col Crotone che ha consegnato il 33esimo scudetto della storia bianconera: "Gol nel giorno dello scudetto? E’ bellissimo: l’anno scorso è successa la stessa cosa con la Sampdoria, una bellissima emozione. Che significato ha Cardiff? Quello che stiamo vivendo è unico: aver vinto Coppa Italia, campionato e tra un paio di giorni avere la possibilità di giocare la finale di Champions League. A partire da domani dobbiamo mettere la testa sulla finale di Cardiff. Esultanza con Dani Alves? Lo facciamo tutti i giorni quando arriviamo al campo, è un saluto particolare: mi ha portato bene per fortuna.Sogno in vista di Cardiff? Spero di festeggiare la sera del 3 giugno: quando finirà la partiti mi immagino questa squadra che alza il trofeo. C’è stato un momento particolare? Abbiamo dominato ampiamente il campionato ed abbiamo meritato lo scudetto: abbiamo fatto bene durante tutto l’anno, per fortuna non abbiamo passato brutti periodi".
PARLA PJANIC - Il centrocampista della Juventus Miralem Pjanic ha parlato a Premium Sport dopo la vittoria del suo primo scudetto in Italia: "Lo scudetto è il coronamento del lavoro di un anno: abbiamo sudato tanto per ottenere questo. Siamo molto felici per questo, la società è nella leggenda. Appena sono arrivato mi hanno detto di voler vincere il sesto scudetto consecutivo per entrare nella storia. E’ stata una bella settimana ma abbiamo la possibilità di vincere ancora un altro trofeo. Il mio nuovo ruolo da regista? A Roma già con Spalletti ho giocato davanti alla difesa con De Rossi. E’ una posizione dove posso iniziare l’azione da dietro e per portare tanti palloni in avanti. E’ un ruolo che mi piace molto, Allegri mi ha corretto molto a inizio stagione e mi è servito perché sono cresciuto tantissimo in questa stagione. L’amicizia con Nainggolan? Voglio tanto bene alla Roma, ai giocatori e ai tifosi giallorossi. Sono molto contento di essere stato lì e auguro alla Roma di arrivare seconda. La Roma ha fatto una stagione pazzesca e ho grande rispetto per quella società: la Roma resterà sempre nel mio cuore. Nei cinque anni in cui ho giocato lì ho provato sempre a insidiare e a battere gli avversari poi ho voluto fare un altro passo nella mia carriera, ho voluto rimettermi in discussione e provare a vincere altri trofei".
TORINO - Festa bianconera nel centro di Torino, tifosi della Juventus scatenati per le vie del capoluogo piemontese.
MAROTTA - Abbiamo lottato moltissimo però la prima cosa che ha fatto Agnelli, con grande lungimiranza, è aver creato la società. Abbiamo una grande unità d'intenti e siamo riusciti in questo traguardo perchè, oltre al blasone che rappresenta la Juventus, c'è grande coesione.
Dove possiamo arrivare ora? Il fattore economico è importante ma lo è anche quello umano. La crescita della società andava di pari passo perchè quando arrivavano i risultati, cresceva il nostro brand. Ora siamo arrivati a questo sesto scudetto con una rosa di alto livello.
Futuro Allegri? Innanzitutto aspettiamo che si concludi questa stagione. C'è grandissima soddisfazione per quello che ha fatto e quindi saremo contenti di proseguire con lui. Ci dovremo incontrare ma la disponibilità è tanta. Il ciclo Allegri non si è concluso perchè abbiamo ancora altri traguardi da conquistare.
Top player dal mercato? Il mix giusto sia quello di andare in contemporanea alla ricerca di talenti e la Juventus è la palestra necessaria. E' chiaro che il divario economico con i grandi club è ancora notevole per cui operazioni grandissime dal punto di vista economico le possiamo fare una volta ogni tanto. Io credo nel lavoro e nei giovani che abbiamo. Ripeto, le ricetta migliore sia il giusto mix fra i vecchi i giovani.
Restare al top? Credo non sia ripetibile questo ciclo vincente. Intanto ce lo godiamo ma credo che una delle peculiarità di questa società è che, grazie alla lungimiranza di Andrea Agnelli, abbia individuato due caratteristiche: la competenza e la delega. Il colpo di cui vado più orgoglioso? Pirlo, è stato il primo".
ANCORA BUFFON - "Ho fatto l'errore di passare alcuni giorni a pensare alla finale col Real: una cosa sbagliata, infatti siamo andati in villeggiatura a Roma a fare una figura pessima. E io non ho voglia di fare queste figure. Eravamo molli, una partita pessima. I sei scudetti? A parte il primo, per cui siamo stati la rivelazione, negli altri eravamo giustamente favoriti sulla carta. Ma chi non è avvezzo alle vittorie non sa che vincere per anni è un sacrificio, lavori e ti migliori. Un pari è una mezza sconfitta, un assillo. Siamo stati grandiosi".
GIRO DI CAMPO - Terminata la premiazione i giocatori e Allegri hanno effettuato un giro dello stadio per salutare i tifosi e mostrare la coppa.
PREMIAZIONE IN CORSO - Allo Stadium, è in corso la premiazione dei campioni d'Italia. I giocatori della Juve vengono chiamati uno a uno dallo speaker. Ovazione, in particolare, per Higuain e Mandzukic.
BUFFON - "Abbiamo scritto delle belle pagine che entrano nel libro della storia del calcio. Vincere non è mai facile: al di là delle parole che si dicono, stare in alto è sempre sinonimo di sacrificio e abnegazione da parte di tutti. Se si vuole vincere le gare bisogna sempre avere la testa e le gambe giuste". Tweet riguardo cmdiretta, LE6END