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Juve, la Consob attacca: 'Bilancio non conforme, due manovre ingannevoli'. La replica: 'Rilievi inutili, ci tuteleremo'
L'ACCUSA - La Stampa riporta e sintetizza la posizione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa: nel ribadire la non conformità alle norme vigenti del bilancio 2021 della Juventus, il presidente Paolo Savona nella sua relazione intima: "La dichiarazione di non conformità ai principi contabili internazionali e le informazioni supplementari [...] dovranno essere fornite negli altri documenti rivolti al mercato nei quali venga riportata la rendicontazione contabile relativa al bilancio d'esercizio al 30 giugno 2021". La partita si gioca su un doppio fronte: quello delle plusvalenze fittizie e quello della cosiddetta "manovra stipendi", grazie alla quale sarebbero stati salvati alcuni mesi di erogazione durante il periodo del lockdown nella primavera del 2020. Le stime fornite, secondo la Consob, "sono risultate basate esclusivamente sui flussi in uscita legati ai singoli calciatori"; in pratica, le operazioni di acquisizione e cessione dei giocatori sono state concluse in contemporanea, in modo concordato con la controparte (esempio: il famoso scambio Arthur-Pjanic con il Barcellona), così da allineare i pagamenti e ridurre le compensazioni monetarie.
DIFESA A OLTRANZA - La replica della Juventus è decisa: "Gli eventuali effetti dei rilievi sollevati dalla Consob - fa sapere il club torinese - sarebbero nulli sui flussi di cassa e sull'indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso". Inoltre, la difesa juventina sostiene che tali rilievi si azzererebbero nell'arco del quinquennio per le operazioni incrociate e nell'arco del quadriennio per le manovre stipendi, e assicura di essere pronta a tutelarsi per vie legali. La doppia partita è ben lungi dall'essere chiusa.