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Allegri: 'C'è un'alta percentuale che rimanga, mettere in discussione questa Juve è mancanza di rispetto' VIDEO
BUFFON - "Avversario? Aspettiamo un attimo... domani per tutti, ma per Gigi in particolare, è una giornata storica. Domani penseremo a festeggiare, poi ci penserà lui e saprà cosa deciderà di fare. Domani giornata bella, bisogna festeggiare scudetto, Coppa Italia e poi i suoi vent'anni di Juventus. E' un campione, credo che sia il miglior portiere mai esistito"
FUTURO - "Altissima percentuale che io rimanga, la prossima settimana ci vedremo per programmare e rendere competitiva la Juventus come è sempre stato fatto. Non vedo elementi affinché non possa restare, bisogna trovarsi e parlare. Se avessi intenzione di andare via, la prima a saperlo sarebbe la società. E' sempre stato così. Ora la festa, poi ci incontriamo per programmare. Ho sempre da guadagnare, non è vero che ho da perdere, ogni stagione è diversa: guardiamo alla settimana dopo il gol di Koulibaly"
RECORD - "Manca un pezzettino, se non prendessimo gol sarebbe la squadra che per più partite non ha subito gol. Importante anche per Gigi per chiudere al meglio la permanenza alla Juve".
CHAMPIONS - "La Juventus quando parte lotta per arrivare a marzo ed essere dentro in tutti gli obiettivi. Dna di una grande squadra. Uscire in Champions o Coppa Italia, fare male in campionato, abbassa la mentalità. Siamo abituati a giocare ogni tre giorni, è stimolante essere dentro tutti gli obiettivi. BIsogna alzare l'asticella e azzerare tutto da quando ripartiamo, facendo un po' il resoconto di questi quattro anni sono stati uno diverso dall'altro. Racchiudendoli in quattro parole: primo anno è 'consapevolezza', il secondo è stato diverso all'insegna della 'tenacia' con una rimonta incredibile, il terzo anno è stato quello della 'costanza', questo è quello più bello perché è stato quello 'dell'orgoglio'".
NAPOLI - "Complimenti al Napoli, verso il record di punti. Ma chi non fa i complimenti a questa Juve non ha rispetto del lavoro che i giocatori hanno fatto in questi anni. Non si può mettere in discussione una squadra che vince quattro scudetti, quattro Coppa Italia ed è arrivata due volte in finale di Champions, paragonare la nostra squadra ad una che non ha mai fatto una finale in questi anni è mancanza di rispetto".
LAVORO - "Il primo anno ho cambiato 55 formazioni in 57 partite. Nel secondo anno abbiamo cambiato 50 formazioni, nel terzo 53 e quest'anno 51, tutti hanno dato il proprio contributo, numeri importanti. Squadra forte, devo solo ringraziare i giocatori per quello che mi hanno regalato in quattro anni di Juventus"
IN USCITA - "Non so se qualcuno vorrà andare via nel caso restassi. Ci sono giocatori sicuramente in uscita, come Lichtsteiner ed Asamoah che hanno dato tanto alla Juventus e i tifosi dovranno ringraziarli. E' impossibile che non ci sia casino in una stagione all'interno dello spogliatoio. Chi rimane alla Juventus deve sapere che il 7 o il 9 luglio dovrà essere pronto per restare a livelli importanti, altrimenti è giusto che vada via".
PROGRAMMAZIONE - "Bisogna mettersi a tavolino e capire cosa serve alla squadra e ai giocatori. La società è alla base della programmazione. Alla Juventus arriveranno sempre grandi giocatori, con voglia di sacrificarsi e di lavorare per vincere. Serve che ogni giocatore abbia queste caratteristiche, chi ne ha un po' di meno poi le acquisisce. La Juventus è uno degli otto club più importanti d'Europa, grazie a quello che i ragazzi hanno fatto in questi quattro anni. Fare la storia della Juventus è l'obiettivo di tutti noi. Serve sacrificio e voglia di mettersi in discussione: ora è tutto bello, poi anno prossimo ci vedrà tutti partire da zero punti"
FATTORE MAX - "Io ho aiutato la squadra a perdere un po' di più... diciamo che nei momenti difficili mi diverto anche di più. Vincere è sempre qualcosa di straordinario. Una cosa che mi fa da una parte sorridere e dall'altra un po' arrabbiare è che mettere in discussione una squadra come la nostra vuol dire non essere obiettivi. Quando uno vince e arriva davanti bisogna stringergli la mano e fare i complimenti, educazione che spesso manca. Mi viene da dire questo"
FASTIDIO - "Dopo Napoli ero praticamente un inadeguato a fare l'allenatore, avevamo perso e tutti avevan dato lo scudetto al Napoli perché avevano calendario migliore ed erano in forte ascesa. Ma lì è stata la settimana più bella, ragazzi e ambiente straordinari ad avere la convinzione che comunque il Napoli avrebbe perso un colpo e fortunatamente lo hanno perso a Firenze che era l'unico che potevano perdere".
MARCHISIO - "Non ha senso parlare di mercato ora"
HIGUAIN - "E' stato decisivo con i gol di Napoli e San Siro con l'Inter. Durante l'anno, quando giochi in una grande squadra e giochi tante partite è inevitabile stare in panchina, è normale che qualcuno debba rimanere fuori anche per dare stimoli o far riposare. Non vuol dire mettere in discussione Higuain"
MOMENTI - "Il primo anno la Juventus cambiando sistema comanda il gioco, il secondo anno è stata una prova di forza con la Juve meno bella ma più solida, l'anno scorso la squadra vinceva ma si giocava male e ci bastava poco per vincere le partite poi cambiando con tanti giocatori offensivi c'è stato uno stimolo buono, quest'anno abbiamo giocato bene la prima parte di stagione pur subendo tanti gol e in quel momento lì abbiamo cambiato perché c'era bisogno di solidità per arrivare in fondo. Sono momenti della stagione, ma è sempre stato andamento delle mie squadre, quando c'è bisogno di certe cose è necessario darglielo, non bisogna essere ostinati".
RISCHIO - "Ogni anno è rischioso, ogni anno bisogna trovare stimoli nuovi. Un po' li trovi dentro, un po' dall'interno. Vincere aiuta a vincere, c'è sempre qualcuno che vorrebbe batterti"
CAMBIAMENTO - "Non so quanto la Juve cambierà a livello tattico, a seconda di quanti e quali giocatori arriveranno"
FORMAZIONE - "Cuadrado e Bernardeschi non ci saranno. In porta Buffon, poi Lichtsteiner, due tra Rugani, Barzagli e Benatia, sarebbe il caso di tenere fermo Barzagli vista l'età e le serate fatte in sti giorni per festeggiare, poi Alex Sandro. A centrocampo Marchisio, poi vediamo due tra Pjanic, Bentancur e Sturaro, non giocherà Khedira. Davanti Dybala, Higuain e Douglas Costa, vediamo Mandzukic. Alla fine vedremo se far debuttare Pinsoglio".
STILE JUVE - "In questi quattro anni di Juventus sono cresciuto molto, qui c'è passione, sacrificio e lavoro. Dna della Juventus da cent'anni"
LA GIOCATA - "Una è difficile da scegliere. A Londra, nella parte finale della partita, la cattiveria con cui Chiellini e Barzagli hanno aggredito la palla, questa fa la differenza. Non è fortuna, è voglia con cui giochi e con cui ti porti gli episodi dalla tua parte".