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    Allegri: 'De Laurentiis? Non rispondo, ma grande Napoli. Higuain con Dybala'

    Allegri: 'De Laurentiis? Non rispondo, ma grande Napoli. Higuain con Dybala'

    • Nicola Balice, inviato a Vinovo
    Una Coppa Italia in più in bacheca, uno scudetto solo da formalizzare. Anche quest'anno la Juve ha compiuto la propria missione, alla vigilia della partita con la Roma ecco la conferenza stampa di Max Allegri. Questi i temi principali toccati dal tecnico.

    ROMA - "Roma-Juventus è sempre Roma-Juventus, avremo uno stadio pieno e affronteremo una squadra che insegue il suo obiettivo. Ho detto ai ragazzi che se vogliono una settimana in più di ferie, dobbiamo chiudere la pratica scudetto".

    DE LAURENTIIS - "Non rispondo a quello che ha detto il presidente De Laurentiis, lui è presidente e può dire ciò che vuole. Io credo ci voglia molto equilibrio se vogliamo iniziare un cammino di civilizzazione di tutto l'ambiente, noi siamo responsabili di cosa succede fuori: noi allenatori, noi giocatori. Siamo responsabili del comportamento di milioni di bambini che approcciano lo sport. Così tutte le altre istituzioni. Passo importante, altrimenti parliamo sempre e facciamo poco".

    COPPA ITALIA - "Veniamo da una bella partita. La finale si è sbloccata dal 55' in poi, ma la squadra era già settata bene sull'obiettivo. Non dimentichiamo di aver chiuso la competizione senza subire gol, solo il Grande Torino ci era riuscito"

    STAGIONE - "Ora dobbiamo pensare di chiudere bene il campionato vincendo lo scudetto, per chi ha il Mondiale una settimana di vacanza non sarebbe male".

    MERITI - "La conferenza di sabato, spero di venerdì, prossimo sarà quella in cui ci divertiremo un po' di più. Ma i meriti e i conti si tracciano alla fine".

    HIGUAIN - "Gioca, non dimentichiamoci che la scelta di portarlo in panchina era per avere due cambi importanti con lui e Bernardeschi. Higuain è stato determinante nelle partite chiave della stagione. A Napoli e a Milano con l'Inter"

    SCELTE - "Cuadrado è squalificato, in porta gioca Szczesny, Douglas Costa dovrò valutare".

    DI FRANCESCO - "Non era semplice per Eusebio arrivare l'anno dopo quello degli 87 punti di Spalletti. In Champions è andato oltre le aspettative, al primo anno in una grande piazza ha fatto cose importanti. E' uno degli allenatori giovani più importanti"

    BEL GIOCO - "La cosa difficile nel calcio è coniugare il giocare bene con il raggiungimento degli obiettivi. La stagione è fatta di tanti momenti, tanti episodi, bisogna lavorare in funzione del risultato. Questo non vuol dire giocare meno bene, nessuno vuole giocare male ma bisogna sfruttare al massimo i giocatori che si hanno. Quando alleni una grande squadra devi vincere".

    SECONDE SQUADRE - "Assolutamente favorevole. Credo che in Italia i giocatori italiani ci siano, vanno fatti crescere e fatti giocare. Normale che vada strutturato il tutto, cercheranno il sistema migliore per fare in modo che i campionati di B e C restino bei campionati".

    SVOLTA - "La Juventus ha avuto la bravura di restare calma dopo la sconfitta con il Napoli. Comunque sia il Napoli ha fatto una grande stagione, con il record di punti e poi con Sarri è sempre andato in crescendo. Vederli giocare è sempre piacevole, sono migliorati sotto alcuni aspetti vincendo alcune partite in rimonta o al 90'. Poi hanno trovato una Juventus che ha fatto numeri importanti, al momento, quindi è difficile. Meritano complimenti".

    NAZIONALE - "Mancini è un allenatore che ha vinto molto, sia in Italia che fuori. Credo che sia uomo giusto. Ma il problema sembra che il ct debba risolvere tutto. Credo che chi si trova ai posti di comando sappia che ci sono altre cose da fare, che il ct da solo non può risolvere. Servono decisioni per il futuro, le cose non si possono risolvere in un giorno, un mese o un anno. La Nazionale italiana dal lontano 1970 ha sempre fatto risultati, purtroppo quest'anno è rimasta fuori dai Mondiali. Il problema non è la Nazionale, dietro servono soluzioni affinché il mondo del calcio torni quello di una volta. Prima di tutto serve passione, bisogna riavvicinare i ragazzini allo sport. Sono usciti numeri spaventosi, aumento dell'obesità impressionante. Il calcio va ristrutturato dalle basi, dalle scuole fino ai settori giovanili. Credo, mio modesto pensiero".

    MANDZUKIC - "Quando entra è un disastro, o parte dall'inizio o lo porto in panchina e gliela faccio vedere tutta. Ultimamente è un po' più sorridente"

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