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    Allegri: 'Altro che 15 punti, il momento duro arriva ora. Tensioni dopo Inter-Juve? E chi l'ha detto? Ditemi i nomi...'

    Allegri: 'Altro che 15 punti, il momento duro arriva ora. Tensioni dopo Inter-Juve? E chi l'ha detto? Ditemi i nomi...'

    Archiviata l'eliminazione di Coppa Italia, per la Juve è tempo di rituffarsi nel campionato. Con Max Allegri che fa così il punto della situazione alla vigilia della trasferta di Bologna.

    MOMENTO - "Veniamo da un periodo negativo, abbiamo perso 5 partite nelle ultime 6. Domani abbiamo, e il calcio ci dà la possibilità, la chance di invertire la rotta. Il Bologna sta facendo ottime cose, Motta sta facendo un buon lavoro".

    FINALE DI STAGIONE - "La cosa da fare in questi momenti è stare zitti, come capitato nei momenti di difficoltà, il -15, o ripensando alle altre stagioni... Bisogna lavorare e fare. Ci sono 35 giorni importanti davanti a noi e non c'è altra scelta. Nel calcio quando non vinci sei dalla parte del torto, quando vinci sei dalla parte della ragione. In questo momento bisogna solo reagire al fatto che abbiamo lasciato per strada un po' di punti in campionato".

    CONFRONTI - "Il confronto con i giocatori non c'è stato...Quando la Juve perde, vengono tirate fuori illazioni, la gente ha fantasia e vengono dette cose non vere. Ripeto: l'unica cosa da fare, e non è la prima volta e ricapiterà e spero sempre di no ma è impossibile. L'altro giorno ho sentito Giannis sul fallimento, accadranno momenti in cui vinci un po' meno, l'importante è lavorare per creare i presupposti per tornare a vincere. Poi vince sempre una squadra e bisogna far sì che siamo noi quella squadra lì".

    NERVOSISMO - "Non è rimasto poco, abbiamo comunque un obiettivo in campionato, raggiungere i primi 4 posti, se possibile il secondo, migliorerebbe la classifica dell'anno scorso. Poi l'Europa League. L'obiettivo è arrivare a marzo e aprile per lottare per qualcosa, anche quest'anno ci siamo riusciti. Poi se siamo bravi e fortunati, li centriamo. L'obiettivo di ogni società, nel campionato italiano, vista la situazione economica del calcio italiano... non è che ora abbiamo 5 squadre tra Champions ed Europa League, e i problemi non ci sono. Ora sono insabbiati. Questo è il calcio. Poi ci sono altre dinamiche. Una società come la Juve, l'Inter, Milan, ora il Napoli ha vinto e 3 restano fuori dalla Champions. Sono 60-70 milioni di introiti che vengono meno. L'obiettivo primario è giocare dopo la Champions. Siamo in lotta per farlo e per cercare di vincere l'Europa League. Un passo alla volta. Se siamo bravi e fortunati ci riusciamo, comunque abbiamo fatto il possibile per ottenere qualcosa".

    CRITICHE - "Io soprattutto, ma per me è un divertimento. Voglio bene a tutti, è un divertimento... Pensa a un domani quando non ci sarò e commenterò tutte queste robe, ne dovrete prendere un altro di mira. Su questo mi stimolate".

    CHI GIOCA E I GIOVANI - "Stanno tutti bene, non è questione di chi gioca. Chiesa è un giocatore straordinario, strappa e può risolvere la partita. Ma viene da 10 mesi di inattività. Ritrovare quell'equilibrio fisico e mentale non è facile. Pogba è un anno che è fermo. E non è nelle condizioni ottimali per giocare una partita. Vorrei riavere il Pogba di prima, ma così non è al momento. Di solito, tanto tempo uno sta fermo e tanto tempo serve per recuperare. Ci sono degli studi. Tutto nella norma. La fortuna, nella sfortuna di non avere giocatori al top come Pogba e Chiesa, anche Vlahovic che viene da una pubalgia importante e non è che ora sia diventato scarso. Per tornare ai suoi livelli avrà bisogno di tempo. Ma c'è stata una fortuna, grazie al lavoro fatto nei dieci anni col settore giovanile fatto dalla Juve e con la seconda squadra, è stata avere Fagioli, Miretti, Soulé, Iling. Miretti è un 2003. Ha fatto più di 40 partite nella Juventus. Fagioli ne ha fatte 30 nella Cremonese, è di talento, ha giocato 30 partite. Non è facile giocare 30 partite nella Juventus o 40. Anche quelli bravi... Una volta, con Buffon, mi disse: sono arrivato al primo anno alla Juve e non ho capito niente, al secondo anno non me n'ero accorto. La Juve è una roba unica, ci sono le pressioni. Capisco che si voglia tutto e subito".

    IL MOMENTO DIFFICILE - "IL momento più difficile è questo, non quando ci hanno tolto i 15 punti. Ma come in tutte le stagioni, gli ultimi 35 giorni sono i più importanti, a meno che non si sia fuori da tutto. Abbiamo due obiettivi da raggiungere, dobbiamo essere un blocco granitico"

    ERRORI - "Spiegare è difficile. Una situazione simile, anzi peggiore, l'ho vissuta a Cagliari dove siamo partiti con 5 sconfitte. Qua dobbiamo fare come nel 2015, poi abbiamo messo un pezzettino alla volta. Ora abbiamo 9 partite, speriamo 10 perché saremmo in finale di Europa League. Da questi momenti bisogna uscirne tutti insieme, nonostante i disastri che abbiamo fatto siamo comunque momentaneamente terzi in classifica"

    POST PARTITA INTER-JUVE - "Chi è che ha detto che è successo qualcosa? Da chi sono state riportate queste cose? Ditemi i nomi... Noi dobbiamo pensare alla partita di domani" 

    ALLEGRI-BIS - "Son tornato che sapevo le difficoltà che ci sarebbero state nel tornare a vincere. L'anno scorso abbiamo parlato di scudetto fino a Juve-Inter, poi abbiamo perso ai supplementare Supercoppa e Coppa Italia. Io non devo difendermi da niente, devo solo lavorare come ho fatto sempre. Vediamo come finiamo questa stagione, se alla fine non riusciremo a raggiungere obiettivo vuol dire che qualcuno è stato più bravo. Quale sarebbe risultato per ritenermi soddisfatto? Non lo devo dire a te... Se a fine stagione la società dovesse ritenere non soddisfacente il lavoro dell'allenatore, prenderà la sua decisione, ma mi sembra una cosa normale e fa parte della vita, del gioco. Son soddisfatto? Lo sarei se vincessi campionato, Champions, Coppa Italia...questo è impossibile, altrimenti bisogna tornare alla conferenza stampa di Giannis dell'altra sera'

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