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Juve, Agnelli: 'Scudetto poco valorizzato, ma che delusione in Champions. Paratici, Cherubini, Pirlo e Sarri...'
Giornata di assemblea in casa Juve, in un periodo particolarmente intenso sotto vari punti di vista. In mattinata approvato il bilancio anche dagli azionisti, comunicata pure la riorganizzazione interna con la conferma di Fabio Paratici a capo dell'area sportiva e l'accorpamento all'interno dell'area business (con a capo Bertola) di quelli che erano in precedenza i comparti revenue e financial. Inoltre promosso ufficialmente al ruolo di football director Federico Cherubini. Nel pomeriggio, invece, la conferenza stampa di restituzione di Andrea Agnelli e della dirigenza bianconera: "Oggi è il giorno dell’assemblea degli azionisti, come da tradizione ecco un incontro con la stampa. Assemblea virtuale per rispettare le normative vigenti, mi risulta che anche altre società quotate faranno lo stesso. Un mio personale pensiero va a tutto il personale che lavora per combattere il Coronavirus”
BILANCIO - "Bilancio agrodolce, sia dentro che fuori dal campo. A livello finanziario abbiamo approvato aumento di capitale, averlo fatto a gennaio ha posto le basi per una robustezza che non ci saremmo aspettati di dover utilizzare. Se penso al campo faccio i complimenti alla squadra e ai dirigenti, quindi Nedved, Paratici ora assente perché in bolla, Cherubini: ritengo che il nono scudetto non abbia avuto il giusto riconoscimento da parte di tutti. Le Women vincono ancora, il pensiero va a Braghin che è il miglior dirigente in assoluto in ambito femminile e a Guarino. Poi abbiamo vinto la Coppa Italia con Under 23, grazie a Pecchia per un risultato oltre le aspettative, il progetto va avanti. Non posso dimenticare le delusioni, abbiamo perso due finali che ci bruciano, l’eliminazione in Champions agli ottavi ci ha deluso. Fuori dal campo sottolineo che oggi il marchio Juventus su Instagram ha superato anche Gucci, dovremo sfruttare questa enorme platea. I temi approfonditi in primavera sono stati quelli legati all’emergenza ma anche alla riorganizzazione interna’
RIORGANIZZAZIONE - "C’erano tre aree e ora sono due. Quella football a Paratici, quella business a Bertola. Mentre Cherubini sarà football director e insieme a Paratici si occuperà dell’area calcio. Io e Nedved ci dividiamo le due aree. Qui è presente quindi l’anima della Juve. Lavoro svolto negli ultimi mesi, è evidente che la parte sport abbia maggior interesse, c’è estrema chiarezza nelle responsabilità e nell’operatività di Paratici e Cherubini: a quest’ultimo spetta l’organizzazione di tutte le squadre da Under 23 in giù e di tutte gli aspetti gestionali, Paratici resta responsabile della prima squadra. Sono previste nuove figura apicali, ma non nell’area sportiva”
COVID - “Ci sono effetti economici ma anche grandi responsabilità nei confronti della società. Va riconosciuto al mondo del calcio che ci sono 4000 persone con screening continuo, ogni positivo quindi viene isolato e non rappresenta più un pericolo, fattore estremamente decisivo che comporta un grande investimento dei club. Modo che abbiamo per tutelare attività, noi non possiamo fare smartworking, fin qui ringrazio formalmente i ministri competenti. Marzo e aprile mesi intensi per me con UEFA e tutte le organizzazioni, essere riusciti a completare tutti i campionati principali eccezion fatta per Francia, Olanda e Scozia è un grande successo, soprattutto pensando a Europa e Champions League. Abbiamo stime che cominciano a essere più precise, anche se gli impatti si avranno realmente in autunno 2021, la perdita di fatturato da stadio potrebbe essere di 3,2-3,9 miliardi, impatto da tv 830 milioni-1 miliardo, utili e perdite vengono stimati tra il meno 6,5 e il meno 8 miliardi. E sul calciomercato l’impatto è di 2,5-3 miliardi, tutti i mercati hanno perso una grossa fetta, tolta l’Inghilterra, sul sistema calcio europeo gli esportatori netti hanno perso a cascata centinaia di milioni di euro. Dopo vent’anni di continua crescita, il fatturato è in calo anche se per fattori esogeni, verosimilmente i problemi più grandi saranno al di sotto delle prime divisioni, ci sarà bisogno di circa 6 miliardi di aumento di capitale come sistema. Provando ad avere sguardo positivo rimangono opportunità e cambiamenti tecnologici, la crescita sarà ancora guidata dai grandi club. Debolezza è un calendario congestionato, programmare dei recuperi significa di sapere di non poterlo fare, si torna alla data del 2024 per ricalendarizzare tutto”
RICAPITALIZZAZIONE - “Grazie all’aumento di capitale abbiamo struttura estremamente solida, noi non abbiamo in previsione ulteriori ricapitalizzazioni”
FORMAT - “Non credo ci sia esigenza di cambiare le formule. Quando si comincia una competizione in un modo, deve finire in un modo. Il protocollo se applicato è sufficiente, basta essere rigorosi e applicarlo diligentemente”
SARRI - “Di Maurizio ho un ottimo ricordo come persona, ho scoperto una persona colta, con senso dell’umorismo e con diversi interessi oltre al calcio, sono estremamente felice di aver vinto questo scudetto con lui. Credo che sia un’alchimia quella che si crea e che porta a superare ostacoli insormontabili, quello che è successo è che non si è creata alchimia con tutto l’ambiente. Ho indicato io il suo nome per portare la coppa nel museo. Resterà per sempre tra gli allenatori vincenti della nostra storia”
OBIETTIVI - “Le valutazioni sono sempre a lungo periodo. In una situazione difficoltà che va applicata a tutta l’industria e non a un singolo club, va cercata creatività quando non ci sono risorse per poi arrivare a un nuovo equilibrio finanziario senza trascurare competitività. La Juventus vuole vincere in Italia e restare competitivi in Europa”
PARATICI - “Fabio ha il contratto in scadenza, come Cherubini. Loro due sono i responsabili del settore sportivo e tutti coloro i quali hanno contratti federali con scadenza, la hanno al giugno 2021. Con loro parliamo del triennio 2021-2024. Aver rivisto organizzazione oggi, dovrebbe essere sufficiente ad evitare domande, che sono lecite ma che poi portano a notizie che non hanno riscontro con la realtà. Io non ho ricevuto nessun segnale diverso, insieme affronteremo sfide sportive importanti, la prima è quella del decimo scudetto consecutivo”
ALLENATORE - “È cosi da sempre alla Juventus da cinquant’anni, essere giudicati dai risultati anche in Champions. Voi date troppo per scontato il significato di una vittoria del campionato, anno dopo anno, non deve mai essere dato per scontato. Noi lo sappiamo. Il nostro principale obiettivo è vincere il campionato, vincere la Coppa Italia, vincere la Supercoppa, provare a vincere in Champions. Non necessariamente però non vincere significa aver fatto male”
PIRLO - “Mi sembra che tutti aspettino di commentare un paio di sconfitte. Il nostro compito è quello di accompagnare con la nostra esperienza questo percorso iniziale che sarà pieno di ostacoli. siamo prima di tutto una squadra, dove il noi prevale sull’io sempre, ed è davvero bello. Io sono convinto che appena ne prenderemo uno, tutto il mondo cercherà di colpirci. Credo che questo sia il primo staff moderno che vedo, ognuno si muove con consapevolezza del proprio compito, questo è lo staff che tra dieci anni i campioni grandi come De Ligt avranno bisogno”
ACCERCHIAMENTO - “Uno juventino è abituato a questo senso di accerchiamento, ci sta quasi bene”
JUVE-NAPOLI - “Vicenda dove noi siamo collaterali. Vicenda tra Napoli e i gradi di giustizia sportiva con organizzatori delle competizioni. A noi non ci tocca. Se il Napoli vincesse il ricorso? Noi applichiamo il protocollo”
NAZIONALI - “Credo si debba lavorare pianificando a medio lungo periodo. A marzo, durante il lockdown, i club urlavano che se non avessimo spostato Europeo non avremmo completato le competizioni. E la UEFA ha spostato Europeo. Ad aprile sapevamo che a settembre sarebbe ripresa programmazione, se noi arriviamo ad agosto e ci lamentiamo, allora io mi sento di riprendere le difese della UEFA. Se la domanda è la rimodulazione dal 2024, rispondo di sì, ma bisogna sapere che gli effetti saranno futuri, non ci si può svegliare sul problema dell’ultimo momento”
LA BOLLA - “Entriamo in bolla sabato, ma non essendoci esigenze da lunedì erano liberi di scegliere dove stare. Dal momento che vanno a casa sono liberi di fare cosa vogliono come liberi cittadini. Per fortuna i giocatori hanno ancora il sogno di giocare in Nazionale e questo è bello. Io applico per la Juventus i protocolli federali, punto”
MERCATO - “Sono soddisfatto ma lo definisco a fine stagione. Attribuisco deleghe e responsabilità, al termine della stagione giudico. I ragazzi che sono arrivati sono simpatici, disponibili e si sono integrati molto bene nel gruppo”
CAMPIONATO - “Ogni anno è duro, poi vincere nove scudetto di fila fa sembrare le cose facili, ma ogni anno è duro. Noi non dobbiamo guardare agli altri ma solo a noi stessi sapendo quale sia il nostro obiettivo”.