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Juve, l'Italia è l'ultima vetrina per Chiesa. La verità sul rinnovo e gli scenari per l'estate
NESSUNO E’ INCEDIBILE – In casa Juventus, la situazione è chiara: nessuno è incedibile. Nè Bremer. Né Vlahovic e nemmeno Federico Chiesa. Ecco, proprio sull’esterno azzurro sorgono i dubbi maggiori: i 58 milioni – più altri 5 di bonus – che sono stati versati dai bianconeri per prelevarlo dalla Fiorentina, incidono pesantemente sul bilancio come costo annuo di ammortamento, anche a causa dei seri infortuni subiti dal 25enne ex viola che, nel corso dei suoi anni e mezzo a Torino, l’hanno limitato, impedendone il completo sviluppo e l’esplosione che ci si aspettava. Se a questo viene aggiunto anche un certo malcontento per le scelte tecnico-tattiche di Allegri, il quadro diventa allarmante. E la possibilità di dirsi addio già quest’estate – pur con un contratto sino al giugno 2025 – torna a farsi concreta.
FUTURO DA SCRIVERE – La Nations League – vista la finale per il 3°/4° posto che avrà luogo domani pomeriggio alle 15 tra Olanda e Italia – rimane ancora una vetrina da sfruttare per il classe ‘97. Ritrovare se stessi per scrivere il proprio futuro. Un futuro che deve ripartire dal rush finale in campionato, con le ottime prestazioni a Empoli e a Udine, per riaccendere il mercato attorno al suo nome. Al momento, non solo la Juve ma anche tutti i top club europei – leggasi Bayern Monaco, Newcastle, Manchester United e Liverpool – hanno i medesimi dubbi sulla sua tenuta fisica. Ed è per questo che la dirigenza bianconera - il ds Manna in primis - ha ritenuto eccessiva la richiesta del suo procuratore Fali Ramadani per il rinnovo del contratto: troppo l’aumento d’ingaggio dai 5 attualmente percepiti agli 8 richiesti. Per tale motivo, la cessione in estate non è escludere, sulla base di un’offerta che deve pervenire a Torino da almeno 50 milioni. E quindi un occhio a Chiesa e un occhio al mercato. L’azzurro ricerca la condizione, la Juve cerca fondi. Il futuro è ancora tutto da scrivere.