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    Juve, l'importanza della seconda squadra nel lancio dei giovani è chiara: la NextGen è una fucina di talenti

    Juve, l'importanza della seconda squadra nel lancio dei giovani è chiara: la NextGen è una fucina di talenti

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    Seconda squadra, Under 23, NextGen: chiamatela come volete, quello che è importante al di là dei nomi è la rilevanza del progetto. E finalmente, dopo diversi anni di incubazione, la seconda selezione della Juventus sta ottenendo i dovuti riconoscimenti. Come si è sempre detto e ripetuto, i progetti hanno bisogno di tempo per dare i propri frutti: non esiste, se non in rari casi, il tutto e subito, soprattutto quando si parte da zero. Ovvero quello che ha fatto la Juventus quando ha deciso, unica squadra in Italia, di sposare l'idea di creare una Under 23 che potesse competere nei campionati professionistici italiani.
     
    RISULTATI - Il percorso della NextGen bianconera è stato erroneamente - e superficialmente - valutato sulla base dei risultati prodotti in campo dalla squadra, dimenticando che il vero obiettivo era un altro. Preparare i giovani a un calcio più fisico e 'sporco' di quello del campionato Primavera, svezzarli e renderli pronti per la prima squadra quanto prima. E quindi i modesti piazzamenti della Juve in Serie C, che tra le altre cose ha anche vinto una Coppa Italia di cateogoria, hanno portato molte persone a decretare il fallimento anticipato del progetto. Sbagliato, quanto di più sbagliato possibile. E proprio a cavallo tra questa stagione e quella appena trascorsa i fatti hanno dimostrato la bontà del progetto, come dimostrato dall'arrivo in pianta stabile di diversi giocatori nella prima squadra. Da Miretti, il caso più eclatante, a Soulé e de Winter, ora in prestito all'Empoli e altro prodotto della Juve NextGen. Insomma, la fucina di talenti bianconeri, dopo qualche anno di fisiologico rodaggio, ha iniziato a produrre risultati affatto scontati. Chissà che ora anche qualche critico della prima ora non si sia convinto che i giovani devono crescere in contesti probanti come lo è la Serie C per arrivare già pronti in prima squadra.
     
    LE PAROLE DI NEDVED - E a certificare ancora una volta e ancora di più l'importanza dell'asset rappresentato dalla squadra è stato Pavel Nedved, che ai microfoni di Sky Sport ha lodato il percorso portato avanti in questi anni: ''Sui giovani è stato fatto un ottimo lavoro, da Cherubini e da tutti coloro che lavorano con lui. Sono stati bravissimi a investire sui giovani, non solo italiani e secondo me sta nascendo qualcosa di molto importante dai ragazzi del 2000 in giù alla Juventus. Questo anche grazie alla nostra NextGen, che permette di accorciare il salto in prima squadra. In passato i ragazzi avevano maggiori difficoltà, ma grazie alla seconda squadra riescono ad arrivare molto più pronti, quindi complimenti a chi lavora alla NextGen''.

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