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    Juve, l'attesa è finita: tocca a Cuadrado

    Juve, l'attesa è finita: tocca a Cuadrado

    • Nicola Balice

    E ora la Juve cambia. Se la Juve cambia, c'è bisogno di Juan Cuadrado. Il dodicesimo titolare, l'uomo arrivato quasi per caso la scorsa stagione in mancanza di un giocatore di pari livello nonostante fosse fuori dai piani sulla carta di Allegri. Lo stesso uomo che ha fatto di tutto per restare in bianconero, con Marotta e Paratici che hanno lavorato a lungo pur di riuscire a rimetterlo a disposizione del tecnico. Ed ora che la Juve dovrà cambiare, non per la sconfitta con l'Inter ma per valorizzare al massimo gli investimenti sul mercato e i giocatori di maggior talento a propria disposizione, ci sarà bisogno di Cuadrado.

     

    TOCCA A CUADRADO - La cui mancanza si è sentita eccome in queste due partite che han riportato la Juve sulla terra, perché quando qualcosa non gira e la manovra appare impantanata, un giocatore in grado di saltare l'uomo e far saltare gli schemi avversari serve a prescindere da moduli e risultato. Anzi, tra le varie decisioni dell'ultima settimana di Allegri che possono aver fatto storcere il naso a qualcuno, quella di non gettare mai nella mischia Cuadrado rientra di diritto tra le più gettonate. Anche perché sempre coincisa con la scarsa attitudine a cambiare volto della Juve a partita in corso in questo avvio di campionato, con un difensore o un mediano in meno ed un assetto più arioso e spregiudicato. Se proprio le certezze del 3-5-2 non sia ancora tempo per smuoverle, a maggior ragione con Mandzukic centravanti, un Cuadrado in campo avrebbe proposto una Juve quantomeno più coraggiosa per quanto poi sia stato proprio Lichtsteiner ad andare in gol. Senza soffermarsi però su quello che è stato, guardando avanti ora sembra giunto nuovamente arrivato il momento per l'inizio dell'era Cuadrado-bis: a partita in corso o dal primo minuto, al di là dell'assetto tattico proposto, inseguendo la qualità sarà necessario dare spazio e fiducia al colombiano.

    ZERO SPACCATO – Ma perché fin qui è rimasto in panchina per tutte e tre le partite in cui era a disposizione? Tempo per vederlo in campo contro il Sassuolo, oggettivamente non ce n'è stato, ma tra Siviglia e Inter era lecito ed anche utile aspettarselo almeno per uno scampolo. D'altronde Cuadrado è arrivato atleticamente in splendida forma, tirato a lucido da un'estate vissuta agli ordini più di Bertelli che di Conte. Però, impegni con la Colombia a parte, ad un lavoro atletico di grande spessore ha fatto da contraltare un'assenza quasi totale dal calcio giocato. Motivo principale per il quale in questi dieci giorni di Juve, Allegri e lo staff tecnico bianconero han preferito aspettare prima di rigettarlo nella mischia. Attesa che, per vari motivi, sembra essere giunta al capolinea e contro il Cagliari, la Juve che cambia passerà anche dal rientro di Cuadrado.

    @NicolaBalice


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