Juve, Krasic a Mosca per convincere il Cska
VACANZE POSTICIPATE - Gli sviluppi della trattativa tra Cska e Juventus, congelata ma sempre aperta, hanno indotto Krasic a un cambio di programma. Niente vacanze, o meglio non subito. Prima di imbarcarsi ha messo in agenda una puntatina in Russia. A inizio settimana sarà a Mosca, negli uffici del club. Il serbo vuole parlare di persona con il presidente Evgeny Giner e il direttore generale Roman Babaev, finora intransigenti sulle loro richieste economiche. L’obiettivo di Krasic è chiaro: forzare la mano e convincere i dirigenti russi ad abbassare le pretese e “ accontentarsi” dei 15 milioni di euro offerti da Marotta. Ripeterà, con toni più decisi, quanto fatto filtrare in tutte lingue dal ritiro della Serbia: « O mi mandate alla Juventus o non mi muovo » . Probabile che il Cska, già premuratosi con il connazionale Tosic, di fronte a questo ultimatum riprenda in considerazione l’offerta bianconera. Tra domanda ( 16,5 milioni) e offerta ( 15 milioni) balla poi solo un milione e mezzo, non c’è tutta questa distanza. Messi i puntini sulle “ i” il giocatore sarà pronto per le vacanze, libero e consapevole di aver fatto tutto il possibile. Da quel momento solo relax e telefonino acceso in attesa di un messaggio positivo da parte del suo entourage. E magari pure da Marotta, con tanto di indicazioni per convocazione e visite mediche.
IN ATTESA - Di sicuro la Juventus dopo essersi assicurata Simone Pepe e Jorge Martinez, ai quali si aggiunge il rientrante Davide Lanzafame, non ha tutta questa fretta di ingaggiare un altro uomo di fascia. Luigi Del Neri ha chiesto espressamente il serbo, i tempi però li stabilirà Marotta in base agli sviluppi del mercato. Non sarà un colpo dei prossimi giorni. Il dg juventino, forte del “ sì” del giocatore, ha impostato la trattativa su una strategia attendista. L’obiettivo? Raffreddare le bollenti pretese russe e obbligare il Cska, sempre più messo alle strette, a compiere un passo indietro. Cska che, visto il Mondiale poco brillante di Krasic, ha già abbandonato il “ sogno” di diventare arbitro di un’eventuale asta. Già, il biondo in Sud Africa è sembrato lontano dal Krasic ammirato in Champions League. Non ha acceso l’entusiasmo del popolo bianconero, che dall’erede di Nedved si aspettava altre giocate. Al contrario ha agevolato, anche se indirettamente, il lavoro di Marotta, fermo sulla propria offerta nonostante la concorrenza del Manchester City.