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    Juve-Inter in un'atmosfera surreale: il silenzio assordante, poi Sarri e Pinsoglio 'spengono' Conte

    Juve-Inter in un'atmosfera surreale: il silenzio assordante, poi Sarri e Pinsoglio 'spengono' Conte

    • Lorenzo Bettoni, inviato a Torino
    Non sembrava neanche una partita vera. Ma al triplice fischio di Guida si è sentita tutta la pesantezza di una vittoria che, a prescindere dal destino del campionato, dice tanto su Juve e Inter. La sfida si è svolta in un'atmosfera surreale: stadio aperto solo ai 50 giornalisti e operatori accreditati. All'ingresso è stata misurata a tutti la temperatura tramite termo-scanner e tutti gli addetti fuori e dentro lo stadio indossavano guanti in lattice. Attenzione massima, i cartelli fuori dall'area media chiedevano alle persone di mantenere un metro di distanza con gli altri, anche in tribuna stampa mantenuti due seggiolini di distanza tra un giornalista e l'altro e all'ingresso dello stadio ad ognuno è stato consegnato un pasto sigillato: nella busta un tramezzino, un muffin e dell'acqua.

    PARTITA - In tribuna l'unico dettaglio che fa pensare ad un'imminente partita di calcio sono le bandierine piazzate nel primo anello della tribuna est: verdi bianche e rosse per formare la bandiera italiana. Conte e Sarri seguono tutta la partita in piedi di fronte alle rispettive panchine, il tecnico nerazzurro è più rumoroso del bianconero. Si agita, urla, sbraita, ma i suoi suggerimenti sono coperti dalle urla dei componenti della panchina bianconera allungata anche oltre il vetro che di norma separa i calciatori inizialmente esclusi dal pubblico pagante. Tra di loro il più scatenato è il terzo portiere Pinsoglio. Sarri non urla tanto come Conte. Parla ancora meno ma pure lui esplode quando Aaron Ramsey insacca il gol del vantaggio. 

    BACI - Non ci si potrebbe abbracciare, ma di fronte al raddoppio di Dybala nessuno riesce a mantenere la compostezza. La panchina bianconera esplode, tutti corrono ad abbracciare l'argentino. Buffon addirittura lo bacia. Da quel momento in poi la panchina urla ad ogni contrasto. Nel silenzio dello Stadium ogni contatto e ogni pallonata restituisce il senso reale della sua pesantezza. Prima del triplice fischio Sarri si gira verso la panchina e fa un gesto da capopopolo aizzando i suoi uomini, chiedendogli di sostenere la squadra che alla fine porta a casa i tre punti. Sembrano quasi finti ma sono tremendamente veri e pesanti. Anche in un'atmosfera così surreale.

    @lorebetto

     

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