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  • Juve incompiuta, l'attacco non segna più

    Juve incompiuta, l'attacco non segna più

    • Nicola Balice
    Dusan Vlahovic non segna più. È un dato di fatto, il centravanti serbo addirittura sta avvicinando quota mille minuti senza gol su azione con la maglia della Juve, un digiuno interrotto solo dal rigore segnato un po' così a Friburgo e che procede ormai da 967 minuti. Però non è solo Vlahovic ad aver litigato con il gol in casa Juve. A dimostrazione di come ci sia più di qualcosa che non vada nella manovra della squadra di Max Allegri arriva in realtà un altro dato, ben più diffuso e radicato: è tutto l'attacco bianconero che non segna più. Almeno da dopo la sosta, infatti, la Juve si sta riscoprendo di nuovo senza idee, sicuramente senza forze. I gol arrivano col contagocce, in cinque partite sono stati appena quattro: quello di Moise Kean contro il Verona, poi le zampata di Juan Cuadrado, Adrien Rabiot e Federico Gatti. Proprio quando Allegri ha recuperato tutte le sue punte, queste hanno smesso di segnare: l'unica rete è di quel giocatore che occupa l'ultimo posto nelle gerarchie pur avendo la media-gol migliore, infatti Kean ha saltato Lazio per squalifica e Sassuolo per infortunio ma contro Inter e Sporting è rimasto a guardare per scelta.

    CHE SUCCEDE – Non segna più Vlahovic e non segna più nessuno là davanti. Non segna più Arek Milik da quando è rientrato dall'infortunio, l'ultima rete risale alla gara con l'Atalanta del 22 gennaio. Non segna più Angel Di Maria, fermo all'incornata con il Friburgo del 9 marzo. Non segna più Federico Chiesa che tra una falsa partenza e l'altra ha trovato la via della rete solo due volte (l'ultima a Friburgo il 16 marzo) e mai in campionato. Sarebbe riduttivo credere che la soluzione potesse essere proprio Kean, ma anche ignorare il fatto che con il minor minutaggio (Chiesa a parte) abbia segnato come Milik e Di Maria (8 gol) ma anche appena meno di Vlahovic (11 gol) sembra riduttivo. Perché è sicuramente un problema di squadra che produce poco e in maniera prevedibile, ma proprio essendo una Juve chiamata ad aggrapparsi spesso ai singoli allora questi dovrebbero riuscire a rispondere presente con più continuità. Per il classico cane che si morde la coda: gli attaccanti segnano poco perché non sono messi nelle condizioni di incidere o sono loro che non riescono a mettersi nelle condizioni di incidere e quindi segnano poco? Una domanda che procede ormai da troppo tempo, senza che Allegri e i suoi stiano riuscendo a trovare una soluzione. Anche perché, quando la Juve non subisce gol, poi vince sempre (un solo 0-0). Ma quando subisce gol, non vince quasi mai (12 sconfitte, 6 pareggi, appena 4 vittorie). Anzi, quando va sotto, perde praticamente sempre (appena 2 pareggi e una vittoria). E allora non è solo un problema di singoli, non è solo un problema di sistema e quindi di guida tecnica. È una Juve a cui manca sempre qualcosa, qualcosa di troppo importante.

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