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  • Juve inarrestabile, Milan e Ibra in crisi. Conte: Coppa e scudetto, la doppietta è possibile

    Juve inarrestabile, Milan e Ibra in crisi. Conte: Coppa e scudetto, la doppietta è possibile

    di Xavier Jacobelli
    (direttore quotidiano.net)

     

    Martin Caceres è appena tornato alla Juve,  segna due gol e affonda il Milan a San Siro nella semifinale d'andata della Coppa Italia.
     
    In attesa che, fra un mese e mezzo (!), il demenziale calendario della competizione mandi in scena la gara di ritorno, la venticinquesima partita utile consecutiva dei bianconeri apre la crisi del Milan e, in chiave scudetto, lancia messaggi chiari e forti alla concorrenza . Questi.
     
    1) Stasera, Conte ha dato una nuova prova di forza della sua squadra. Ha inserito Caceres, Padoin e Borriello per cercare la conferma che le mosse sul mercato di gennaio fossero giuste e l'ha avuta. In particolare, iol ventiquatttrenne uruguaiano ha dimostrato quali e quanti progressi abbia compiuto rispetto alla sua prima esperienza torinese. Tatticamente duttile, è migliorato sotto l'aspetto tecnico (splendido il destro del raddoppio) e, soprattutto, sembra che nella squadra di Conte giochi dall'inizio della stagione, tanto disinvolto è stato il suo inserimento.
     
     
     
    2) Del Piero non sarà mai un problema, ma sempre una soluzione , sostiene Conte. Ha ragione. Al punto che, sebbene non abbia segnato, il Capitano ha brillato di nuovo e l'abbraccio con l'allenatore ha suggellato ancora una volta l'unità di un gruppo sempre più degno della tradizione e della storia Juve.
     
    3) Rispetto alla formazione che aveva pareggiato in casa con il Siena, Conte ha cambiato otto undicesimi e ha vinto la prima delle tre trasferte consecutive che l'attendono (a seguire Bologna e Parma): a dimostrazione che l'organico è più che mai competitivo e che chi lo guida sa leggere molto bene le partite. Il doppio cambio Vucinic-Quagliarella per Del Piero e Borriello è lì a dimostrarlo.
     
    4) Nove undicesimi della Juve iniziale erano italiani: un altro segnale di una strategia che certamente trova concorde anched Prandelli.
     
     6) Allegri è convinto che il 25 febbraio, quando ritroverà i bianconeri in campionato, il Milan suonerà un'altra musica. Può essere. A condizione che non conti più 11 indisponibili e lo squalificato Nocerino: essi costituiscono una robusta attenuante per spiegare la sconfitta con la Lazio, il pareggio interno con il Napoli e la caduta di fronte alla Juve. Ma non sono certo sufficienti per giustificarenè  l'incerto primo tempo nè, tantomeno, una partita giocata solo a sprazzi e proprio contro la Grande Rivale.
     
    7)  L'unica nota positiva si chiama El Shaarawy: alla buon'ora, Allegri ha deciso di concedergli tutto lo spazio che merita.  Il trio Olanda ha funzionato poco e male: Seedorf, Van Bommel ed Emanuelson accusano una condizione insufficiente; Bonera ha sofferto la vivacità di Estigarribia, Giaccherini è stato una spina conficcata nel fianco di una difesa che ha smarrito le antiche certezze.
     
    6) Ibrahimovic è troppo nervoso, come testimoniano le scaramucce post partita con Storari. Lo svedese si è caricato la squadra sulle spalle, ma il fardello ora è diventato troppo pesante. Sommessa domanda ad Allegri: che cosa ha fatto Inzaghi  per non meritare neanche un minuto in Coppa Italia?

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