Juve in pole per Dzeko. E Marotta vuole Krasic prima del Mondiale
Nell’agenda del direttore generale della Juventus Beppe Marotta ci sono numerosi incontri anche nella prossima settimana, ma quelli più importanti riguardano Edin Dzeko. La situazione è favorevole: il no del bomber bosniaco al Manchester City è stato più di un segnale. A distanza di qualche giorno dal rifiuto opposto a Roberto Mancini, anche di fronte a un sostanzioso rilancio da parte del manager del club, è chiaro che l'attaccante bosniaco del Wolfsburg sta aspettando la mossa della Juventus: sa di piacere e a lui piace l’idea di giocare in bianconero l’anno prossimo.
Ma l’affare non è così facile come sembra: molti dettagli devono andare al posto giusto e, più importante di qualsiasi altro elemento, la parte economica dell’operazione deve essere definita e poi vagliata da Agnelli stesso. Difficile spendere meno di trenta milioni per l’uomo dalla media gol strabiliante e che ha segnato anche giovedì sera sotto gli occhi del capo degli osservatori bianconeri Fabio Paratici, in tribuna a Francoforte per l’amichevole Germania-Bosnia. Una cifra teoricamente fuori budget, ma che potrebbe essere comunque investita per un campione di assoluto valore come Dzeko, intorno al quale nascerebbe il nuovo attacco juventino.
L'altra pista estera sulla quale si muove Marotta è quella che riguarda Milos Krasic. Il Cska Mosca chiede 15 milioni di euro, la Juve ne offre 10. La distanza è colmabile e Marotta vuole acquistarlo prima che inizi il Mondiale, per evitare che l'esterno si metta ancor più in vetrina. Il dg si è convinto vedendolo mandare in crisi Zanetti in Champions.