Juve, in gol Elia e Iaquinta
Una sgambata utile quella sostenuta oggi dalla Juventus e seguita da Giuseppe Marotta e Fabio Paratici, presenti a Vinovo nel pomeriggio. Avversario di turno, nell’ormai abituale partitella infrasettimanale, l’Entella Chiavari, formazione della Seconda Divisione Lega Pro, che ha giocato sui ottimi ritmi, non limitandosi al ruolo di sparring partner.
Prova ne sia il fatto che la prima frazione di gara si è chiusa sul 2-1 per i liguri, molto ordinati tatticamente e pronti a colpire in contropiede. Conte schiera una formazione “sperimentale”, non tanto nel modulo, il 4-3-3, quanto negli uomini. Davanti a Manninger infatti agiscono il Primavera Guano e Luca Marrone come centrali di difesa, con Motta e De Ceglie terzini. A centrocampo Giaccherini, Pazienza e Marchisio supportano il tridente composto da Quagliarella, Del Piero e Krasic.
Ovviamente è la Juve a fare la partita, ma è l’Entella a sbloccare il risultato con un’autorete di Guano, sfortunato nella deviazione su un corner battuto dai liguri. Il pareggio arriva su calcio di rigore, concesso per un fallo di mano in area su punizione di Del Piero. E’ lo stesso capitano a trasformare, ma sono gli ospiti a passare ancora, con Lenzoni, abile ad approfittare di un errore in disimpegno di Guano, a saltare Manninger in uscita e a toccare comodamente in rete.
Nella ripresa Marchisio esce e Marrone si sposta a centrocampo, mentre in difesa viene concesso spazio a diversi Primavera. Entrano anche Iaquinta ed Elia, al posto di Krasic e Del Piero ed è proprio l’olandese a ribaltare il risultato, con un destro da posizione centrale e con un tap-in a porta vuota su assist di Quagliarella. Che il test sia più impegnativo del solito lo dimostra la caparbietà con cui l’Entella raggiunge il 3-3, grazie ad un sinistro di Bertoli.
Intanto nella Juve rientra Del Piero, questa volta al posto di Quagliarella e i bianconeri chiudono i conti con Iaquinta, che segna e fa segnare. Prima si gira bene al limite dell’area e trova l’angolino basso alla sinistra del portiere. Poi mette sui piedi di Giaccherini il pallone del definitivo 5-3, con l’ex cesenate che può segnare a porta sguarnita.