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Juve in emergenza a centrocampo, serve Arthur: ma il brasiliano è ancora indietro
SERVE ARTHUR - A parte Manuel Locatelli, già punto di riferimento totale, rimane un Rodrigo Bentancur dal rendimento altalenante e di rientro non prima di venerdì sera, poi ci sono Weston McKennie e Aaron Ramsey a più riprese al centro di situazioni controverse e spinti ormai sul mercato da tempo, mentre Adrien Rabiot si è fermato a causa Covid. Ecco che quindi il rientro di Arthur si fa via via più importante per la Juve, lo era già prima considerando caratteristiche forse uniche in questa rosa, lo è a maggior ragione ora che la coperta torna corta. Aspettando di capire le evoluzioni del mercato, con il club determinato a rafforzare la squadra alle giuste condizioni (vedi tentativi per Aurelien Tchouameni), un primo rinforzo deve essere l'ex Barcellona.
IN RITARDO – Ma il test con l'Alessandria, positivo perché alla fine serviva proprio a dare minutaggio, ha fatto capire che in questo momento (inevitabilmente) Arthur sia effettivamente in ritardo di condizione. Nella ripresa è calato sensibilmente, nel primo tempo ha fatto tutto quello che doveva fare ma al piccolo trotto. Se oggi si fosse giocata una partita vera, forse sarebbe potuto restare in campo una decina di minuti o poco più. È comunque un inizio, ma ora tempo da perdere non ce n'è più. Il fatto che la Juve abbia effettivamente bisogno di Arthur potrebbe rappresentare quella scintilla motivazionale in più per provare a rivedere il centrocampista che si era conquistato un posto da titolare nel Brasile e non la copia sbiadita vista la scorsa stagione alla corte di Andrea Pirlo.