È Alessandro Matri l'ultima mossa anti-crisi della Juve. Dopo un pranzo e un lungo colloquio in auto nei pressi dell'Ata Quark hotel di Milano, sede del mercato, Marotta si è accordato con il presidente del Cagliari Cellino per il prestito dell'attaccante che, con la doppietta al Bari, ha già segnato undici gol in campionato. Operazione non di poco conto visto che la Juve ha ceduto al club isolano la metà del difensore Ariaudo, da un anno in rossoblù, per un valore di 2 milioni e mezzo di euro. In pratica i bianconeri non sborsano un quattrino in contanti adesso e avranno la facoltà di acquistare Matri a giugno pagandolo quindici milioni e mezzo.

A sbloccare la trattativa è stata decisiva la cessione in prestito al Parma di Amauri, fino a ieri mattina deciso a non lasciare Torino. Non solo. La sconfitta contro l'Udinese ha convinto Agnelli della necessità di consegnare a Del Neri un'alternativa in un reparto in piena emergenza infortuni. Troppo forte il rischio di non qualificarsi alla prossima Champions e il trittico Palermo-Cagliari-Inter che comincia domani spaventa.

La giornata di ieri è stata convulsa per Marotta, che fin dalle prime ore della mattina ha ribussato alla porta del Real per chiedere Benzema in prestito, unica formula possibile per le casse della Juve. La conferma arriva da Bronzetti, agente da sempre vicino alla Casa blanca: 'Non c'è stato nulla da fare. Il mercato offre nomi di livello ma per prenderli servono tanti soldi e la Juve adesso non può fare grandi investimenti'. Così resta il solo Matri ad allungare la lista degli arrivi invernali, che comprendeva Toni e Barzagli, e placare la rabbia e la montante contestazione dei tifosi dopo le due sconfitte di fila all'Olimpico.

(Leggo - Edizione Torino)